quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 25 NOVEMBRE 2011
Aspettativa di vita: 4 anni in più al Nord rispetto al Sud

È quanto emerge dalla terza edizione di Eunomia Sanità, dal titolo “il Governo della sanità: le priorità al tempo della crisi”, in programma a Firenze fino a sabato. La fotografia è quella di un Paese in cui il Servizio sanitario nazionale non garantisce più la piena universalità delle cure. 

 “Il 2001-2011 è il decennio dell’ingiustizia, quello che ha visto le aspettative medie di vita differenziarsi fra nord e sud e le regioni meridionali perdere i vantaggi che erano stati guadagnati dal dopoguerra ad oggi. Attualmente i dati registrano una differenza di 4 anni di vita in più fra chi abita in Trentino rispetto a chi risiede in Sicilia. L’Italia insieme all’Inghilterra registra le maggiori sacche di inefficienza in ambito sanitario”. Così si è espresso Walter Gualtiero Ricciardi Presidente della Società Europea di Sanità Pubblica (EUPHA) di Utrecht e Responsabile del Coordinamento Scientifico SIMM di Roma, in apertura della terza edizione di Eunomia Sanità, dal titolo Il Governo della Sanità: Le priorità al tempo della crisi, in programma a Firenze fino a sabato.
 
Dall’evidenza di un sistema sanitario nazionale che già oggi non garantisce la piena universalità delle cure, Ricciardi è partito per evidenziare la necessità di puntare su volontà politica, sostenibilità sociale, infrastrutture adeguate e attori competenti per invertire la rotta.
 
Il dibattito si è spostato su un’ottica più legata al territorio con l’intervento dell’Assessore comunale al Welfare, Politiche del Lavoro, Personale, Cooperazione Internazionale, Stefania Saccardi, che ha ribadito la scarsità di risorse in cui si opera sul territorio – la diminuzione del FSR sarà di 2,3 milioni di euro nel 2012 rispetto al 2011 e invitato al confronto su soluzioni innovative e integrate: dai consorzi di medici di medicina generale che prendano in carico il paziente per 12 ore alle strutture intermedie fino alla diagnostica integrata.
 
Patrizio Petrucci, Presidente CESVOT, ha evidenziato la rilevanza del terzo settore che può funzionare anche per far dialogare e incontrare i diversi livelli territoriali.
 
Per Alessandro Cosimi, Sindaco di Livorno e Presidente Anci Toscana, spetta alla politica fare scelte che assicurino l’universalità delle cure attraverso la redistribuzione delle risorse, mentre la concezione di salute e le competenze dei Comuni si stanno progressivamente allargando, dal tema della non autosufficienza a quello dei soggetti diversamente abili nelle scuole, per fare alcuni esempi.
 
Eunomia Sanità prosegue oggi e domani con le sessioni riservate ai quaranta corsisti che si terranno a Villa Morghen a Settignano per tornare sabato mattina a Palazzo Medici Riccardi con Agorà Salute L’evoluzione dei sistemi sanitari. La legge del pendolo: ritorno a “Health for All”? e gli interventi di Monica Bettoni, Enzo Cheli, Lionello Cosentino, Gian Franco Gensini, Tommaso Langiano, Francesco Longo, Gavino Maciocco, Daniela Scaramuccia.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA