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Giovedì 07 GIUGNO 2018
Il 12 giugno a Tor Vergata evento formativo di Federsanità sull’organizzazione del personale in sanità

Il convegno trae spunto da una recente sentenza del Consiglio di Stato (III Sezione n. 1571 del 12 marzo 2018). Particolare attenzione sarà quindi riservata per individuare la diversa natura del contratto di appalto e quello di somministrazione e definire quali esigenze possano essere soddisfatte dall’uno, piuttosto che dall’altro; al fine di orientare gli operatori nell’individuare il modello gestionale di outsourcing corretto, ed evitare profili di responsabilità. IL PROGRAMMA

Il prossimo 12 giugno si terrà a Roma, presso il PTV, l’evento formativo organizzato da Federsanità Anci Lazio denominato “L’organizzazione del personale in Sanità, tra legittimità degli atti e profili di responsabilità”.

Il convegno trae spunto da una recente sentenza del Consiglio di Stato (III Sezione n. 1571 del 12 marzo 2018), che marca i confini tra l’affidamento di un appalto di servizi e quello della somministrazione di lavoro (delineati dall’art. 29 del d.lgs. n. 276 del 2003).

Particolare attenzione sarà quindi riservata durante il convegno per individuare la diversa natura del contratto di appalto e quello di somministrazione e definire quali esigenze possano essere soddisfatte dall’uno, piuttosto che dall’altro; al fine di orientare gli operatori nell’individuare il modello gestionale di outsourcing corretto, così da evitare profili di responsabilità.

La citata sentenza del Consiglio di Stato impone anche un approfondimento teso a valutare l’armonizzazione dei due modelli e delle correlate responsabilità in tema di accreditamento, il cui primario obiettivo è quello di realizzare il miglioramento dell’organizzazione attraverso la qualità dell’assistenza.

Proprio alla luce di tale normativa, si rende infatti necessaria un’attenta riflessione sulla necessità, in capo alle strutture sanitarie, di definire un livello di prestazioni qualitativamente elevato, che sia in grado di orientare lo svolgimento delle attività sanitaria per il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini.

Ciò attraverso la predisposizione di strumenti indirizzati a garantire la qualità del servizio, quali - a titolo esemplificativo - l’adozione di un sistema di qualità aziendale, la condivisione dei dati, il monitoraggio e l’elaborazione delle informazioni nell’ambito della gestione del rischio. 

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