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Venerdì 22 GIUGNO 2018
L’intelligenza artificiale nella cura della cronicità. Giornata di lavoro a Trento

L'evento nasce da uno studio effettuato dal sottogruppo del Programma Mattone Internazionale Salute che si occupa di incoraggiare l’autonomia nella cura da parte dei pazienti e puntare ad un’assistenza il più vicino possibile al domicilio, composto da 5 Regioni: Piemonte, Umbria, Basilicata, Puglia e Pa di Trento. Zeni: “Non basta aumentare l’offerta dei servizi o i posti letti, bisogna adottare tecnologie che possano dare risposte”.

“La multimorbilità complica la gestione delle cure dei pazienti cronici, specie nella somministrazione dei farmaci. Come possono l’intelligenza artificiale, l’ICT, i sistemi elettronici, la teleassistenza, il teleconsulto, ecc. aiutare nella cura delle malattie croniche? Le capacità dei servizi sono ormai un dato ed è indispensabile utilizzare le tecnologie per migliorare il processo. Dentro il sistema TreC (la Cartella Clinica del Cittadino) abbiamo cercato di coordinare tutti gli attori del processo di cura, tra cui la Fondazione Bruno Kessler, la Provincia autonoma e l’Azienda provinciale per i servizi Sanitari, con l’obiettivo di esportare le esperienze del Trentino e diventare parte di un sistema nazionale che le possa mettere a regime”. Con queste parole Silvio Fedrigotti, dirigente del Dipartimento salute e solidarietà sociale della PaT, ha aperto nei giorni scorsi a Trento i lavori di una giornata dedicata all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella cura della cronicità.

L’iniziativa è nata da uno studio effettuato dal sottogruppo del Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS che si occupa di “incoraggiare l’autonomia nella cura da parte dei pazienti e puntare ad un’assistenza il più vicino possibile al domicilio del paziente salvaguardando la sicurezza e il rapporto costo-efficacia” e composto da 5 Regioni/PA: Piemonte, Umbria, Basilicata, Puglia e la Provincia Autonoma di Trento). A fare il punto sull’evento una nota pubblicata dalla PA di Trento.

Nella  sua relazione il coordinatore di ProMIS, Antonio Maritati ha sottolineato come “completare la digitalizzazione della sanità sia fondamentale in quanto strumento per migliorare la qualità, promuovere la sicurezza ed ampliare l’accesso alle cure”.

“Il convegno di oggi è importante – ha detto invece l’assessore alla salute e politiche sociali della PaT Luca Zeni – perché il tema che viene toccato è davvero strategico. La politica ha una difficoltà forte perché si trova ad affrontare cambiamenti e problematicità nuove per le quali non basta aumentare l’offerta dei servizi o i posti letti, ma adottare tecnologie che possano dare risposte a bisogni emergenti e implementare nel sistema, insieme agli esperti, alle istituzioni e a tutti i professionisti della sanità, tutto quanto possa aumentare la consapevolezza nei cittadini”.

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