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Venerdì 29 GIUGNO 2018
Epilessia, Sensoli (M5S): “Odissea burocratica per ottenere un farmaco”

La consigliere ha presenta un’interrogazione riguardo alla disponibilità e ai metodi di prescrizione dello Perampanel, farmaco utilizzato per curare alcune forme di epilessia resistenti a normali cicli terapeutici. E chiede l’intervento della Regione.

Troppa burocrazia per ottenere un farmaco contro l’epilessia: è quanto denuncia Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di un’interrogazione presentata alla Giunta riguardo alla disponibilità e ai metodi di prescrizione dello Perampanel, “un farmaco risultato che – spiega una nota della consigliera - sta avendo buoni risultati contro alcune forme epilettiche che in genere sono molto resistenti ai normali cicli terapeutici”.

“Come sottolineato dell’AEER, l’Associazione Epilessia Emilia-Romagna, per ottenere questo farmaco è necessario compiere una piccola odissea – spiega Raffaella Sensoli – Nella nostra regione, unica in Italia, oltre al piano terapeutico il medico neurologo che ha in cura il paziente è tenuto a compilare una richiesta molto dettagliata da inviare alla Commissione del farmaco. Solo in caso di risposta positiva è possibile iniziare la terapia farmacologica che in ogni caso può partire solo essersi recati in una farmacia ospedaliera poiché il farmaco è in regime di distribuzione diretta. Un groviglio di procedure che generano un ritardo non indifferente tenuto conto il fatto anche del fatto che i pazienti che necessitano di questo farmaco di solito non sono autonomi”.

Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, chiede alla Regione di intervenire snellendo la procedura per l’acquisizione del Perampanel. “Purtroppo, la procedura disposta dalla Regione di fatto allunga i tempi per le cure dei pazienti e crea un percorso burocratico ad ostacoli – conclude Raffaella Sensoli - Le persone affette da epilessia in Emilia-Romagna e che hanno bisogno di questo farmaco sono discriminati rispetto a chi è residente in altre regioni dove invece il farmaco è accessibile in tempi brevi e con un carico burocratico notevolmente ridotto. Una discriminazione che deve essere assolutamente eliminata”.

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