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Lunedì 02 LUGLIO 2018
Al Monaldi procedura cardiologica all’avanguardia per ridurre l’insufficienza tricuspidale

Per l’intervento, che fino ad oggi era stato effettuato solo presso il San Raffaele di Milano e il Ferrarotto di Catania, è stato necessario richiedere al Ministero della Salute l’autorizzazione all’utilizzo compassionevole del dispositivo medico che, attualmente, è impiegato per la riduzione percutanea dell’insufficienza mitralica.

Per la prima volta in Campania è stato impiantato il sistema MitraClip per ridurre l’insufficienza della valvola tricuspide.
 
La procedura è stata effettuata su una paziente di 48 anni affetta da una severa insufficienza tricuspidale presso l’ospedale Monaldi, dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, dall’equipe del professore Paolo Golino, direttore della Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
 
Per l’intervento, che fino ad oggi era stato effettuato solo presso il San Raffaele di Milano e il Ferrarotto di Catania, è stato necessario richiedere al Ministero della Salute l’autorizzazione all’utilizzo compassionevole del dispositivo medico che, attualmente, è impiegato per la riduzione percutanea dell’insufficienza mitralica.
 
“L’insufficienza della valvola tricuspide è responsabile di severi scompensi cardiaci e, attualmente, viene raramente trattata con metodiche chirurgiche a causa dell’elevata mortalità intraoperatoria e della scarsità di dati scientifici circa l’efficacia della stessa procedura chirurgica – spiega Paolo Golino – l’impianto di MitraClip per trattare l’insufficienza tricuspidale, sebbene sia una procedura non ancora codificata, apre uno scenario molto importante per i pazienti affetti da questa patologia perché ci consente di trattarla con una metodica minimamente invasiva risparmiando al paziente gli elevati rischi della procedura chirurgica”. 
 
“L’intervento effettuato è un ulteriore passo avanti terapeutico che conferma la tradizione cardiorespiratoria dell’Azienda Ospedaliera dei Colli” commenta Antonio Giordano, commissario straordinario dell’AO dei Colli.

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