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Sabato 07 LUGLIO 2018
Vaccini. In arrivo il nuovo ddl M5S-Lega. Possibile ritorno all’obbligo solo per 4 vaccinazioni e libero accesso alle scuole

Il provvedimento potrebbe essere presentato già questa settimana. Da prime indiscrezioni, almeno in parte, dovrebbe ricalcare il disegno di legge Taverna (M5S) già presentato nella scorsa legislatura e quello Arrigoni (Lega) depositato nei mesi scorsi al Senato. Si avrebbe così un ritorno al passato con i soli antidifterite, antitetanica, antipoliomelite e antiepatite B obbligatori, e gli altri "fortemente raccomandati". Da non escludere un intervento anche per il vaccino MPR dal momento che l'emergenza morbillo è tutt'altro che cessata. Stop a obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuola

In dirittura d'attivo la proposta congiunta di MoVimento 5 stelle e Lega sui vaccini. Con la nuova norma, già annunciata nei giorni scorsi dalla ministra della Salute Giulia Grillo, si supererà quanto previsto fino ad oggi in tema di obbligo dall'attuale legge Lorenzin. Legge che ha contribuito in questo ultimo anno all'innalzamento delle coperture vaccinali.
 
Cosa cambierà rispetto ad oggi? Ancora è presto per dirlo, ma da prime indiscrezioni la proposta di legge potrebbe almeno in parte ricalcare quanto già previsto dal Ddl Taverna (M5S) già presentato nella scorsa legislatura e dal Ddl Arrigoni (Lega) depositato nei mesi scorsi al Senato. Dunque si potrebbe fare un passo indietro rispetto alla legge Lorenzin tornando all'obbligo per sole 4 vaccinazioni: antidifterite, antitetanica, antipoliomelite e antiepatite B. Le altre verrebbero invece solo "fortemente raccomandate". La decisione su obbligo o raccomandazione dovrebbe essere presa sulla base delle necessità e dei nuovi dati riguardanti le coperture. Da qui non si esclude un intervento anche per il vaccino MPR dal momento che l'emergenza morbillo è tutt'altro che passata.
 
In questo senso, ricordiamo che già la legge Lorenzin prevedeva per anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella l'obbligo solo per tre anni. Nel decreto era stata infatti prevista la possibile cessazione dell’obbligatorietà per una o più di queste vaccinazioni sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.
 
Quella che dovrebbe essere invece una certezza, in quanto presente in entrambe le vecchie proposte di legge depositate da M5S e Lega, è il venir meno dell'obbligo vaccinale per iscriversi a scuola. Tutto questo in nome di quel nuovo equilibrio tra diritto alla salute e diritto all'istruzione richiamato esplicitamente nel contratto di governo
 
Non abbiamo al momento invece notizie su un altro punto richiamato dal Ddl Taverna. Ossia il ricorso ad una formulazione quadrivalente, o monocomponente, al posto dell'attuale esavalente, per quelli che potrebbero diventare gli unici quattro vaccini obbligatori. Ricordiamo come, in particolare sui monocomponente, i 5 stelle portarono avanti una battaglia in Aula durante la discussione del decreto vaccini riuscendo a far approvare un emendamento.
 
Venne infatti prevista, nel testo finale, la possibilità da parte delle Regioni di richiedere nelle gare d'acquisto i vaccini in formula monocomponente o combinata in cui sia assente l'antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste l'immunizzazione naturale da parte del minore. Poiché, però, i monocomponenti oltre ad essere di difficile reperibilità sul mercato hanno un costo maggiore rispetto ai vaccini in formula esavalente o trivalente, il loro acquisto sarebbe potuto avvenire "solo nei limiti delle possibilità del Servizio sanitario nazionale".
 
Giovanni Rodriquez

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