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Martedì 10 LUGLIO 2018
Misurazione pressione. Un algoritmo può ridurre uso monitoraggio ambulatoriale

Usare l’algoritmo Predicting Out-of-OFfice Blood Pressure (PROOF-BP) potrebbe ridurre in modo significativo l’uso del monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa (ABPM). E’ quanto emerge da uno studio osservazionale guidato da James Sheppard, dell’Università di Oxford, nel Regno Unito.

(Reuters Health) – L’algoritmo PROOF-BP combina tre letture della pressione arteriosa con informazioni ricavate dalla cartella clinica elettronica, inclusi età, sesso, indice di massa corporea, ipertensione e trattamento e presenza di malattie cardiovascolari. Il metodo classifica le persone in tre gruppi: con pressione sanguigna sicuramente normale, con pressione alta e quello che richiede ulteriori indagini con ABPM.

Lo studio. James Sheppard e colleghi, dell’Università di Oxford, hanno cercato di convalidare questo approccio su 887 pazienti di età pari o superiore a 18 anni che dovevano sottoporsi a ABPM di routine. Tutti, poi, sono stati valutati anche con l’algoritmo PROOF-BP. I ricercatori hanno valutato la proporzione di partecipanti la cui ipertensione veniva correttamente classificata usando l’algoritmo rispetto allo standard di riferimento di ABPM.

I risultati. La strategia di triage ha previsto una pressione sanguigna reale con un basso tasso di errore, 8% di falsi positivi e 2% di falsi negativi, e ha avviato a misurazione ambulatoriale solo il 49% dei pazienti, mentre il resto è stato gestito sulla base delle misurazioni cliniche. La strategia, inoltre, ha mostrrato una sensibilità del 97%, una specificità del 76% e un’accuratezza complessiva dell’86% nel prevedere la vera ipertensione. Tuttavia, le prestazioni dell’algoritmo sono state inferiori quando erano usate senza ABPM, cioè non come strumento di triage.

I commenti. “Il monitoraggio ambulatoriale della pressione sanguigna durante il giorno è ancora la misurazione standard della pressione arteriosa nella pratica clinica di routine, ma non è necessario eseguirlo in tutti i casi”, dice Sheppard. “Il nostro approccio di triage aiuta i medici a sapere quando è opportuno fare affidamento su letture cliniche e quando sono richieste letture ambulatoriali. L’uso dell’algoritmo potrebbe ridurre il carico di lavoro associato alla diagnosi di ipertensione e lasciare più tempo ai medici di concentrarsi sulle altre patologie ”.

Fonte: British Medical Journal
 
Will Boggs
 

(Versione italiana per Quotidiano Sanità/Popular Science) 

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