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Giovedì 12 LUGLIO 2018
Sigarette elettroniche. Alcuni aromi danneggiano le cellule endoteliali dei vasi sanguigni

Aromi per e-cig come chiodo di garofano e vaniglia possono danneggiare le cellule endoteliali nei vasi sanguigni e nel cuore. E’ quanto emerge da alcuni test di laboratorio condotti in Usa. Il danno cellulare sarebbe causato dalla ridotta capacita della cellula di produrre ossido di azoto

(Reuters Health) – I liquidi delle sigarette elettroniche, addolciti con aromi come chiodo di garofano e vaniglia, possono danneggiare le cellule endoteliali nei vasi sanguigni e nel cuore. È quanto è emerso da un piccolo esperimento in cui i ricercatori hanno esaminato che cosa è accaduto nei test di laboratorio quando hanno esposto le cellule endoteliali a diverse dosi e concentrazioni di nove popolari aromi utilizzati nelle e-cig (banana, burro, cannella, chiodi di garofano, eucalipto, menta, fragola, vaniglia e “bruciato”, un aroma utilizzato per conferire agli alimenti un profumo tipo popcorn o tabacco).

Gli effetti
Ad alte concentrazioni, tutti e nove gli aromi hanno danneggiato le cellule nei test di laboratorio, come hanno riportato i ricercatori sulla rivista online Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology. Cinque profumi (vaniglia, menta, cannella, chiodi di garofano e bruciato) hanno poi alterato la produzione di ossido di azoto delle cellule.

“La riduzione di ossido nitrico è un aspetto importante perché è stata associata a malattie cardiache come infarti e ictus – spiega Jessica Fetterman della University School of Medicine di Boston, autrice principale del lavoro –- È uno dei primi cambiamenti che osserviamo nei vasi sanguigni nella progressione verso le malattie cardiache e funge da indicatore precoce di tossicità. Il nostro studio suggerisce che gli additivi aromatizzanti causano lesioni cardiovascolari anche da soli, in assenza degli altri prodotti della combustione”.

I commenti
Anche quando le e cig sono riempite con liquidi che non contengono nicotina, i polmoni sono comunque esposti, durante l’inalazione, a sostanze chimiche aromatizzate.

Nello studio di Fetterman e colleghi, i ricercatori hanno testato le cellule di nove non fumatori e di dodici fumatori di sigarette tradizionali. I test di laboratorio hanno dimostrato che anche prima che fossero esposte agli agenti chimici, i fumatori avevano già cellule con una ridotta capacità di produrre ossido nitrico. Le cellule dei non fumatori hanno invece visto alterarsi la loro produzione quando sono state esposte agli aromi chimici.

Oltre alle piccole dimensioni, un limite dello studio è rappresentato dal fatto che non era stato concepito come un esperimento controllato per dimostrare se o come gli aromi chimici possono essere causa diretta del danneggiamento dei vasi sanguigni o possono condurre a problemi cardiaci. Non è inoltre chiaro se l’esposizione a aromi chimici possa essere meglio o peggio per la salute di quella alla nicotina, visto che anche questa colpisce direttamente vasi sanguigni e cuore.

“Sappiamo già che il fumo di tabacco colpisce le cellule endoteliali, portando a malattie cardiovascolari – sottolinea Irfan Rahman, un ricercatore della University of Rochester Medical Center di New York che non è stato coinvolto nello studio. “I risultati attuali suggeriscono che “svapare” non è più sicuro che fumare sigarette tradizionali”.

Fonte: Arteriosclerosis Thrombosis Vasc Biol 2018

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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