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Lunedì 05 DICEMBRE 2011
Anteprima. Un decreto per premiare le Regioni più virtuose. In palio circa 100 milioni di euro

Trasmesso alla Stato Regioni lo schema di intesa sul decreto Economia/Salute che premia le Regioni che hanno attivato nel 2011 processi virtuosi per l'acquisti di beni e servizi sanitari e per quelle che hanno Asl e strutture con i bilanci in pareggio. Sul piatto lo 0,1% del Fondo sanitario.

In palio c’è lo 0,1 per cento dei finanziamenti al Ssn. Un piccolo fondo che per metà andrà alle Regioni che nel 2011 si sono comportate virtuosamente nell’acquisto di beni e servizi provvedendo al loro approvvigionamento attraverso la centrale regionale degli acquisti o anche grazie agli altri strumenti del sistema a rete stabiliti dalla legge in misura non inferiore al 70% del volume complessivo. L’altra metà andrà invece alle Regioni che possono vantare Asl, Ao, Policlinici universitarie e Irccs che hanno chiuso il 2011 con bilanci in pareggio. E più aziende virtuose avranno e più guadagneranno.
È quanto previsto nel decreto sulle “Forme premiali a valere sulle risorse ordinarie per il finanziamento del Ssn” previste dal Decreto premi e sanzioni (D.lgs 149 del 2011).
Per accedere al premio le Regioni dovranno ricevere il via libera dal Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea e dal tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, sulla base dei dati contenuti nei modelli del Conto economico consuntivo. Organismi che provvederanno anche a elaborare le tabelle con gli importi dovuti alle singole Regioni.
Il decreto prevede che qualora nessuna delle Regioni presenti le carte in regola per poter accedere al premio, la quota sarà ripartita tra le Regioni secondo gli ordinari criteri di riparto del finanziamento indistinto previsto per il 2011. E contiene anche una chiosa finale: all’ultimo articolo ricorda che “in caso di riscontrate criticità nell’applicazione del decreto, con successivo decreto possono essere modificati gli importi, i parametri, e le modalità di attribuzione della quota premiale”.

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