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Mercoledì 07 DICEMBRE 2011
Senato. Via libera a mozione su tumore ovarico

Con voto bipartisan l’aula di Palazzo Madama oggi ha approvato all’unanimità la mozione sul carcinoma ovarico presentata da Emanuela Baio. “Un segnale importante” l’ha definito la senatrice dell’Api verso tutte quelle donne colpite da una neoplasia che ogni giorno in Europa uccide 500 donne. 

“Oggi il Senato all’unanimità ha dato un segnale importante alle donne colpite da carcinoma ovarico, un Killer silente causa di morte per molte donne. Mi auguro che tutte le tematiche che coinvolgono la salute dei cittadini vengano sempre affrontate con la stessa compattezza e coesione delle forze politiche”. A dichiararlo è la senatrice dell’Api Emanuela Baio prima firmataria, insieme a 44 colleghi, della mozione trasversale a sostegno delle donne affette da carcinoma ovarico, approvata oggi in Senato.
 
“L’obiettivo – continua la Baio – è di mutuare l’esperienza positiva percorsa per il trattamento di altre forme tumorali. Servono quindi programmi di screening affidabili, un Piano oncologico alla stregua del modello francese, mirato alla diagnosi precoce e a protocolli uniformi in campo terapeutico, e una presa in carico delle donne in termini di accesso alle terapie e sostegno psicologico. Un compito che sono certa il nostro Ssn è in grado di assolvere, così da ridurre nel breve termine il numero dei decessi legato a questa terribile malattia. Siamo di fronte ad una neoplasia insidiosa e crudele: 500 donne ogni giorno muoiono in Europa; in Italia ogni anno vengono diagnosticati 5.000 nuovi casi, di cui il 70% in fase avanzata, con una soglia di sopravvivenza del 30-50%. Ma, ancor più grave, è che il 70% delle donne non ne conosce le manifestazioni. È importante sottolineare che, anche grazie alle nostre eccellenze scientifiche, questo tumore, se diagnosticato precocemente allunga la speranza e la qualità di vita”.
 
Anche l’Onu, nel corso di un recente summit ha approvato una risoluzione che impegna tutti gli Stati a mettere al centro dell'azione sanitaria la prevenzione delle malattie non trasmissibili, e tra queste il carcinoma ovarico.
 
“Oggi il Governo – conclude la Baio – con il suo impegno ha dato un segnale importante ed incisivo al Paese su questa malattia che riguarda il mondo femminile la cui valorizzazione costituisce un aspetto specifico del suo programma”.
 
Nello specifico la mozione del Senato impegna il governo a: “Istituire una giornata italiana dedicata al tumore all'ovaio; a promuovere un programma di prevenzione e di informazione relativa al tumore ovarico, analogamente a quanto avviene per la diagnosi precoce del tumore al seno, al fine di sensibilizzare la popolazione femminile ad effettuare esami pelvici, visite ginecologiche, ecografie transvaginali, nonché una valutazione dell'anamnesi familiare oncologica al fine di individuare le donne a rischio; a promuovere, mutuando l'esperienza positiva e consolidata su tutto il territorio nazionale in ordine al tumore alla mammella, l'appropriatezza della diagnosi e della cura creando una rete tra medici di medicina generale (Mmg), ginecologi, oncologi e riducendo i tempi tra diagnosi e terapia; a istituire dei Centri regionali di riferimento per la diagnosi e la cura del carcinoma ovarico; a facilitare l'accesso delle pazienti a terapie anche innovative;
a garantire un sostegno psicologico alle donne colpite da carcinoma ovario, valorizzando l'attività delle associazioni di pazienti nella loro attività istituzionale di lotta al tumore ovarico”.

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