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Giovedì 08 DICEMBRE 2011
Friuli Venezia Giulia. Firmato l’accordo regionale per la medicina generale

"Un impegno mantenuto". Così il presidente Renzo Tondo ha commentato il raggiungimento dell'Accordo integrativo per i circa mille medici di medicina generale, sottoscritto per la parte normativa tra la Regione e i sindacati di categoria (Fimmg, Snami, Smi e Intesa sindacale).

 
Dopo una trattativa che per mesi ha visto impegnati medici e Regione è arrivata la firma, per la parte normativa, in merito all’Accordo integrativo per i circa mille medici di medicina generale friulani.
 
"È prevalso il senso di responsabilità", ha detto ancora il presidente Tondo. "Con questo Accordo - ha aggiunto - si favorisce un percorso virtuoso, con un impegno da parte dei medici di medicina generale a lavorare per la deospedalizzazione e per migliorare i servizi ai cittadini". Soddisfazione è stata espressa anche da Rosario Magazzù della Fimmg, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici di medicina generale. "Abbiamo apprezzato - ha detto - la serietà, la concretezza e la coerenza del presidente Tondo, che ci ha permesso, grazie a precisi impegni e garanzie, di mettere un primo punto fermo a una trattativa aperta da tre anni".  

Cosa prevede l’intesa. Con l'Accordo di oggi si definiscono in particolare la composizione e il funzionamento del Comitato regionale e dei Comitati aziendali, che avranno il compito di individuare le regole nei vari Ambiti territoriali in cui operano i medici di famiglia e di elaborare progetti nell'interesse dei cittadini.
È stata anche prevista la possibilità di incrementare in alcuni casi, così come indicato negli Accordi nazionali, il tetto del numero dei pazienti di ciascun medico da 1.000 a 1.300, per evitare una eccessiva frammentazione dell'assistenza e rendere possibile nel contempo una crescita professionale dei medici che è legata all'ampiezza della casistica.
Nell'Accordo sono state inserite anche alcune misure specifiche per favorire la presenza dei medici negli Ambiti più disagiati, e in particolare nell'area della montagna del Friuli Venezia Giulia. I Comuni potranno, per esempio, mettere a disposizione i locali per gli ambulatori in modo da favorire una presenza capillare, mentre le Aziende sanitarie avranno la facoltà di affidare ai medici di medicina generale anche attività integrative.
Per quanto riguarda la parte economica, la Regione ha confermato anche in questo caso gli impegni con uno stanziamento di 5 milioni di euro, che potrà essere utilizzato non appena saranno sbloccati i vincoli alla finanza pubblica. A breve sarà riconvocato il Comitato regionale per definire i progetti a favore della salute dei cittadini da realizzare con i fondi a disposizione.

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