quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 03 AGOSTO 2018
Aggressioni in sanità. Rostan (LeU): “Inasprire le pene è insufficiente, bisogna parificare i medici ai pubblici ufficiali”

La vicepresidente della Commissione Affari Sociali oggi in visita al Cardarelli di Napoli per affrontare questa e anche altre questioni. Sulla sanità campana: “Basta opere di delegittimazione; facciamo emergere quanto di buono viene fatto”. E contro le liste d’attesa propone “un grande piano nazionale che metta mano al riparto dei fondi per la Sanità”.

“Inasprire le pene non basta, dobbiamo parificare il personale sanitario a pubblico ufficiale”. La pensa così Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, oggi in visita al Cardarelli di Napoli per affrontare questa e anche altre questioni.

“Il problema vero” in fatto di aggressioni, per Rostan, “è che i medici non denunciano e senza denuncia non c’è la possibilità di procedere penalmente. Cambiare la posizione soggettiva consentirebbe non solo un aggravio delle pene ma anche la possibilità di procedere senza querela di parte ma con querela d’ufficio”, ha detto Rostan reputando “insufficiente” la proposta del ministro della Salute Giulia Grillo di inasprire solo le pene.

La vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera ha quindi spiegato di avere scelto il Cardarelli come prima tappa del suo tour tra le strutture sanitarie “perché è una struttura importantissima non solo per la Campania ma per l’intero Mezzogiorno d’Italia. Ritengo che sia importante portare il contributo istituzionale per quelli che sono i principali avamposti di emergenza della Regione”.

Rostan ha quindi evidenziato come il Cardarelli abbia “le migliori eccellenze, che dovremo sapere valorizzare e discutere, abbandonando le opere di delegittimazione e facendo emergere quanto di buono viene fatto a tutela e garanzia della salute dei cittadini”.

Questo non significa, però, che non ci siano criticità da affrontare. Nella Regione Campania ma anche a livello nazionale. “Bisogna intervenire sulle liste d’attesa e qui c’è un grande lavoro da fare”, ha detto Rostan. “Nel nostro Paese – ha proseuito - ogni anno ci sono circa 750mila migrazioni, soprattutto da Sud a Nord. C’è bisogno di un grande piano nazionale che metta mano al riparto dei fondi per la Sanità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA