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Sabato 04 AGOSTO 2018
Su scelta DG Aifa preoccuparsi non tanto dei candidati, quanto degli “invisibili” selezionatori 



Gentile  Direttore,
mi riferisco alla recente notizia della nomina di un nuovo DG AIFA, e credo opportuno fare alcune considerazioni in merito. Si ha l’impressione di assistere ad una vicenda alquanto paradossale. Da un lato il Governo fa continui richiami al cambiamento e alla trasparenza, con toni che sembrano evocare più un mantra politico che una vera campagna di moralizzazione, dai contorni peraltro indefiniti.
 
Dall’altro lo stesso Governo invita i privati a collaborare in tutti i settori dell’economia, compreso quello della Ricerca, Sviluppo e Innovazione, per sostenere una crescita altalenante. Basta leggere, al riguardo, il Contratto di Governo sottoscritto da Lega e M5S dove, al punto 30- Università e Ricerca, si parla chiaramente di incentivare il meccanismo delle partnership pubblico-.private, al fine di consentire un maggior apporto di risorse in favore della ricerca.

Il Ministero della Salute, poi, pubblica periodicamente Bandi di Ricerca Finalizzata, dove è previsto lo stanziamento di fondi destinati alla realizzazione di progetti cofinanziati da aziende private, nel rispetto di norme e regole che hanno sempre consentito di attivare un partenariato scevro da qualsiasi condizionamento.

E’ pertanto possibile, anche nel caso AIFA, coniugare trasparenza e competenza, senza ricorrere a particolari alchimie, semplicemente utilizzando gli strumenti giuridici a disposizione.

A questo punto sembrerebbe più logico preoccuparsi non tanto dei candidati, quanto degli invisibili selezionatori che dovranno valutare i papabili alla carica di DG.

Bruno Campione
Ex Dirigente Medico del Ministero della Salute 

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