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11 DICEMBRE 2011
Liberalizzazione farmaci. Pdl, Lega e Fli chiedono soppressione. Ecco gli emendamenti

Anche se in alcuni casi i partiti si spaccano al loro interno con posizioni diversificate. Fanno eccezione il Pd el'Udc che chiedono un'ulteriorespinta alle liberalizzazioni. In tutto 29 emendamenti di cui 5 soppressivi e 24 modificativi dell'art. 32 del decreto riguardante le farmacie.

Sul tavolo del Governo arriveranno anche 29 emendamenti all'articolo 32 del decreto anti-crisi. Quello sulle farmacie e la liberalizzzione della fascia C con ricetta. Al momento, tuttavia, in pochi scommettono sul fatto che saranno presi in considerazione anche se occorrerà attendere il probabile "maxi emendamento" che i due relatori (uno del Pd e uno del Pdl) dovrebbero concordare con l'Esecutivo.
Il partito più esposto per la modifica dell'articolo a favore delle richieste delle farmacie è senz'altro il Pdl. Molti parlamentari di questo gruppo sono infatti scesi in campo con propri emendamenti seguendo l'esempio del vice presidente della Commissione Bilancio Giuseppe Francesco Maria Marinello, il primo a parlare contro il provvedimento durante il dibattito nei giorni scorsi. Dal Pdl arrivano infatti la maggioranaza degli emendamenti soppressivi (3) e di modifica (11, di cui uno, però, ritenuto innammissibile, il 32.21). In parte per difendere la farmacia così come l'abbiamo fino ad oggi conosciuta, soprattutto nelle zone a minore intensità di popolazione. Aumentando ad esempio il numero degli esercizi anziché aprendo nuove parafarmacie. In che modo? Riducendo a 3.500, anziché agli attuali 5.000, il numero di abitanti in base al quale concedere l'autorizzazione ad aprire una nuova sede nei Comuni con popolazione fino a 12.500 abitanti. Oppure limitando i farmaci di cui liberalizzare la vendita prevedendo che sia l'Aifa a predisporre un elenco di quelli di fascia C con ricetta che potranno essere venduti anche nelle parafarmacie.
 
Ma non manca chi invece, anche dal Pdl, punta a una liberalizzazione più spinta, cancellando il limite dei 15 mila abitanti nei Comuni in cui sarà possibile liberalizzare la vendita dei farmaci di fascia C con ricetta, come chiede anche l'on. Enrico Costa, che ha presentato un emendanto uguale a quello del collega di area opposta Rolando Nannicini, del Pd.

Quello di Nannicini è uno dei soli due emendamenti presentati dal Partito Democratico. Che, d'altro canto, ha sempre sostenuto la liberalizzazione del servizio farmaceutico, giacché proprio al Governo Prodi e all'allora ministro dello Sviluppo Bersani si deve la nascita delle parafarmacie. L'altro emendamento Pd porta la firma di Anna Margherita Miotto, anch'essa per chiedere la soppressione delle limitazioni demografiche alla liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C con ricetta.

A difesa delle farmacie si schiera invece compatta la Lega, che chiede che la dispensazione dei farmaci con ricetta resti assoluta prerogativa delle farmacie. In dettaglio, la Lega interviene sul testo con una proposta di soppressione dell'articolo e tre proposte di modifica, di cui uno, tuttavia, ritenuto in parte inammissibile (emendamento 32.2 inammissibile dal comma 10 al 37).

Sette, invece, gli emendamenti presentati da Futuro e Libertà (ma uno inammissibile). Oltre a chiedere la soppressione dell'intero articolo, anche Fli insiste  perché sia ridotto a 3.500, anziché agli attuali 5.000, il numero di abitanti in base al quale concedere l'autorizzazione ad aprire una nuova sede nei Comuni con popolazione fino a 12.500 abitanti o affinché, comunque, la liberalizzazione sia limitata ai farmaci presenti in un elenco predisposto dall'Aifa. Tuttavia, anche in questo caso dallo stesso partito si alzano voci contrastanti, tanto che Angela Napoli chiede invece che la libera vendita dei farmaci di fascia C con ricetta fuori dalle farmacie sia concessa nei Comuni sotto i 5 mila abitanti e non sotto i 15 mila, come previsto dal decreto del Governo.

Gli ultimi due emendamenti, infine, portano uno la firma dell'Udc, che chiede l'eliminazione dei vincoli demografici alla liberalizzazione, e l'altro, però ritenuto innammissibile, di Popolo e Territorio.
 
Concludono gli emendamenti all'articolo 32 altre tre proposte di modifica tuttavia estranei al tema della farmacia.
 
Clicca qui per scaricare tutti gli emendamenti al decreto anticrisi. Quelli riguardanti l'articolo 32 si trovano da pagina 367 a pagina 380.

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