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Martedì 28 AGOSTO 2018
Campania. Ciarambino (M5S): “Incapacità De Luca su budget per i laboratori privati”

La consigliera regionale si scaglia contro il presidente relativamente alla decisione di autorizzare le Asl regionali a sforare il budget annuale di spesa per i laboratori privati. “Dimostra l'incapacità della Regione di definire anticipatamente e su reali prospettive di fabbisogno i tetti di spesa per i centri accreditati”.

"Incapace di mettere mano, per il terzo anno consecutivo, a una seria programmazione del fabbisogno delle prestazioni da acquistare dai centri accreditati, De Luca si trova ora costretto ad autorizzare le Asl regionali a sforare il budget annuale di spesa, già esaurito a luglio. E con l'ipocrisia che lo caratterizza, finge di prendersela con i laboratori di analisi per presunti fenomeni speculativi, scatenandogli addosso la Guardia di Finanza. Il problema resta una mancata programmazione basata su dati epidemiologici oggettivi". Così il consigliere regionale del M5S Valeria Ciarambino denunciando il comportamento del governatore e commissario ad acta per la Sanità, Vincenzo De Luca, ed annunciando una interrogazione per chiedere conto delle motivazioni di tale approssimazione nella gestione delle risorse pubbliche. Non definito il fabbisogno, i centri accreditati, ricorda Ciarambino, "non hanno neppure ancora sottoscritto i contratti con le Asl per l'anno 2018. Tuttavia hanno lavorato in deroga, ipotizzando lo stesso budget di spesa dell'anno precedente, che è andato esaurito con due mesi di anticipo rispetto alle scorse stagioni. La verità è che l'incapacità della Regione di definire anticipatamente e su reali prospettive di fabbisogno i tetti di spesa per i centri accreditati ha dato adito agli imprenditori di erogare prestazioni eccedenti il budget storico, consapevoli che il blocco dell'attività avrebbe comportato una necessaria apertura dei cordoni della borsa e un inevitabile nuovo sforamento del budget. Così come è appena accaduto, con l'annuncio di De Luca di autorizzare le Asl a finanziare con fondi propri le prestazioni di analisi dei laboratori accreditati. Si chiude così un cerchio perfetto che si apre con le ataviche negligenze di questa amministrazione regionale e si chiude con gli immancabili sprechi a spese dei cittadini".
 
Il vero problema - sottolinea la pentastellata – è nella incapacità delle strutture pubbliche di assolvere, almeno in parte, la domanda di prestazioni diagnostiche e riabilitative, sempre più appannaggio dei privati". Quindi il paradosso per cui distretti e ospedali non sono in grado di erogare direttamente prestazioni diagnostiche e riabilitative. "Nei distretti - aggiunge - si fanno prelievi e radiografie 2-3 ore al giorno con lo stesso organico e le stesse strumentazioni con cui nel privato si lavora incessantemente per l'intera giornata lavorativa se non, come accade per molti centri, nei giorni festivi e prefestivi. Il paradosso sta nel fatto che il personale dei distretti impiega tempo ed energie nel redigere note di debito e di credito relative proprio alle prestazioni dei privati, anziché utilizzare lo stesso tempo e le stesse energie per incrementare - conclude Ciarambino - il numero di prestazioni che gli stessi distretti sono potenzialmente in grado di erogare". 

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