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Martedì 04 SETTEMBRE 2018
Epatite alcolica acuta: negli Usa aumentano i trapianti di fegato

Aumenta il numero dei pazienti con epatite alcolica acuta che si sottopongono a trapianto di fegato. È necessaria, però, un’accurata selezione che includa i pazienti che hanno fallito le precedenti terapie mediche

(Reuters Health ) - Secondo un recente studio USA, sono sempre di più i pazienti con epatite alcolica acuta (Eaa) a ricevere trapianti precoci di fegato.
Nel 2016 erano 27 i centri statunitensi che registravano pazienti Eaa nelle loro liste d’attesa per il trapianto di fegato, contro i 10 del 2011.
 
Nello stesso periodo, il numero degli iscritti con Eaa alle liste d’attesa è cresciuto, passando da 14 a 58.
“In teoria questo tipo di pazienti dovrebbe rimanere sobrio almeno per sei mesi prima di potersi candidare per un trapianto – ha spiegato George Cholankeril della Stanford University School of Medicine, autore principale dello studio pubblicato da Alcohol and Alcoholism – In realtà molti di loro chiedono aiuto solo quando hanno una grave malattia infiammatoria”.

Lo studio
. Cholankeril e colleghi hanno studiato lo United Network for Organ Sharing tra il 2011 e il 2016, analizzando i dati di 186 pazienti appena inseriti per il trapianto di fegato e i 931 con insufficienza epatica acuta indotta da farmaci. Questi ultimi sono stati divisi in due gruppi: quelli con paracetamolo (Apap, 241 persone) e quelli non paracetamolo (non-Apap, 690).
Il punteggio del Meld è stato di 32 per gli Eaa, tre per gli Apap e 45 per i non-Apap. La sopravvivenza a un anno dal trapianto è stata dell’89,5% per gli Eaa, dell’87,7% per gli Apap e del 90,9% per i non-Apap, mentre a tre anni le percentuali sono state rispettivamente dell’87,8%, del 77,4% e dell’85,9%.
 

“Queste osservazioni supportano ulteriormente le raccomandazioni degli esperti che suggeriscono di riferire sui pazienti Eaa accuratamente selezionati, con un punteggio Meld superiore a 26, che hanno fallito la terapia medica per una valutazione complessiva per un trapianto precoce di fegato a causa di un alto tasso di mortalità globale ,se gestiti in modo conservativo”, concludono Cholankeril e colleghi.

Fonte: Alcohol Alcoholism 2018
 

Anne Harding
 

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
 

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