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Mercoledì 14 DICEMBRE 2011
Dislessia. Troppe diagnosi sbagliate. La maggior parte dei bambini ha solo disturbi comuni

Lo rileva l’Istituto di Ortofonologia (IdO) che il 16 dicembre presenterà alla Camera i risultati di un’indagine condotta per individuare i bambini a rischio di Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), da cui emerge che una percentuale elevata è stata erroneamente indicata a rischio Dsa.

“Troppi bambini in Italia sono considerati dislessici, ma in realtà hanno solo disturbi comuni”. A denunciare questo falso allarme è l’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma - centro accreditato dal Sistema sanitario nazionale di terapia e ricerca per l'età evolutiva, operativo dal 1970 – che venerdì 16 dicembre presenterà alla Camera i risultati di un’indagine condotta in numerose scuole materne ed elementari per individuare i bambini a rischio di Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), sottolineando che una percentuale elevata di bambini è stata erroneamente indicata a rischio Dsa.

Un fenomeno che “comporta due gravi rischi”, come spiega il direttore dell’IdO, Federico Bianchi di Castelbianco. “Questi ragazzi sono dirottati su percorsi alternativi come portatori di una disabilità che non hanno, con oneri economici non sostenibili e totalmente inutili, mentre il loro problema non solo non verrà affrontato ma lascerà un vuoto di conoscenze che si ripercuoterà pesantemente sul loro curriculum studiorum”.

L’indagine è stata realizzata all’interno del  progetto “ORA SI!”, promosso dall’associazione di scuole “Una rete per la qualità” in collaborazione con l’IdO. Si tratta di un’iniziativa nata per dare ai docenti la migliore metodologia di supporto e per arginare il problema legato alla sproporzionata segnalazione dei Dsa nei diversi momenti dell’iter scolastico (materna, elementari, media e scuola superiore).
 

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