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Martedì 11 SETTEMBRE 2018
Ubriacature ripetute: la risposta del cervello delle femmine è completamente diversa da quello dei maschi

Per quanto riguarda gli effetti di un binge drinking ripetuto, le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte. Uno studio sui topi dimostra infatti che le ubriacature ripetute modulano in maniera diversa nei due sessi l’espressione di una serie di geni (104) del nucleus accumbens, un’area del cervello coinvolta nelle dipendenze. Un ulteriore tassello a favore della medicina di genere

Le ‘sbronze’ ripetute, il binge drinking degli inglesi, hanno effetti diversi sul cervello femminile da quello maschile. Lo rivela uno studio appena pubblicato su Frontiers in Genetics a firma di ricercatori dell’Università dell’Oregon.
A fare la differenza è l’espressione dei geni contenuti in un’area del cervello correlata alla dipendenza; quelli associati alla segnalazione ormonale e alla funzione immunitaria viene alterata nelle femmine, mentre quelli associati alla segnalazione nervosa lo sono di più nei maschi. E parliamo di topi, perché l’esperimento è stato condotto su modello animale.
Si tratta però di risultati potenzialmente molto importanti anche nel trattamento dei disturbi da abuso di alcol nell’uomo che sottolineano l’importanza di ritagliare terapie su misura per i due sessi.
 
“Con questa ricerca – spiega Deborah Finn, professore di scienze comportamentali presso la Oregon Health & Science University – abbiamo dimostrato che il binge drinking altera in maniera significativa i pathway molecolari nel nucleus accumbens, una regione del cervello implicata nelle dipendenze. E andando a confrontate le vie che vengono attivate, emerge una differenza significativa tra i due sessi, che corrisponde a quella evidenziata da uno studio recente sulle reazioni dei maschi e delle femminile durante la fase di astinenza successiva ad una intossicazione cronica di alcol. Sono risultati importanti in quanto aggiungono informazioni alla comprensione delle differenze di genere relative a pathway e reti molecolari che possono essere influenzati da episodi ripetuti di binge drinking. Queste nuove scoperte ci aiuteranno ad individuare e sviluppare nuovi trattamenti a target per i disturbi da abusi di alcol nei maschi e nelle femmine”.
 
Le ‘sbronze’ ripetute possono rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo della dipendenza da alcol. Lo studio condotto dall’università dell’Oregon è andato appunto a studiare gli effetti del binge drinking sul cervello di topi maschi e femmine, dopo che differenze di genere erano emerse nella risposta all’astinenza dopo intossicazione cronica da alcol.
 
Gli autori sono andati ad analizzare l’espressione dei geni in un’area cerebrale correlata alla dipendenza, il nucleus accumbens. “Abbiamo esaminato gli effetti di binge drinking ripetuti sull’espressione di 384 geni diversi – rivela la Finn – che in precedenza erano stati individuati come importanti nei disturbi dell’umore e nelle dipendenze. 106 di questi geni sono risultati regolati dal binge drinking ma tra tutti questi maschi e femmine ne avevano in comune solo 14; e per di più, all’interno di questi 14, solo 4 erano regolati nella stessa direzione.”
 
I risultati dello studio suggeriscono che le sbronze ripetute determinano effetti del tutto diversi nelle risposte neuroadattative del nucleus accumbens nei maschi e nelle femmine. “Studi ulteriori– conclude la Finn – stabiliranno se le attuali alterazioni nell’espressione genica hanno anche un corrispettivo di differenze comportamentali e/o fisiologiche”.
 
Maria Rita Montebelli

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