quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 08 OTTOBRE 2018
Torino. Personale ospedaliero dona giorni di ferie al collega con il figlio malato

Sono 9 i dipendenti del comparto della Città della Salute che ha raccolto l’appello dell'Amministrazione del Personale per aiutare il collega. Il gruppo di nove dipendenti ha donato a titolo gratuito 30 giorni. Nel frattempo all’Amministrazione è già arrivata una nuova richiesta di aiuto e di solidarietà. “Faremo un ulteriore avviso con la certezza che i nostri dipendenti risponderanno prontamente come nel primo caso”.

Una storia di solidarietà ed umanità. Per la prima volta alla Città della Salute di Torino un gruppo di nove dipendenti ha donato una parte dei propri giorni di ferie ad un loro collega. La vicenda ricorda quella avvenuta in Calabria alcune settimane fa dove i dipendenti di una struttura sanitaria di Catanzaro avevano scelto di cedere le proprie ferie a una collega con il figlio malato.

L'articolo 34 del nuovo CCNL del personale del comparto sanità dello scorso maggio 2018 (personale non dirigente) stabilisce che su base volontaria ed a titolo gratuito, il dipendente può cedere, in tutto o in parte, ad altro dipendente della stessa Azienda che abbia necessità di prestare assistenza a figli minori che necessitano di cure costanti per particolari condizioni di salute. E' quanto appena accaduto per la prima volta negli ospedali della Città della Salute, dove in considerazione di specifica richiesta da parte di un dipendente dell'Azienda, corredata di idonea documentazione, di poter utilizzare ferie e festività aggiuntive, è stato fatto apposito avviso da parte dell'Amministrazione del Personale a tutto il personale dipendente del comparto.

Un gruppo di nove dipendenti ha risposto ed ha donato a titolo gratuito i 30 giorni che necessitavano al loro collega.

Nel frattempo è già arrivata una nuova richiesta di aiuto e di solidarietà. “Ora l'Azienda – spiega l’ufficio stampa della Città della Salute in una nota - farà un ulteriore avviso con la certezza che i propri dipendenti risponderanno prontamente come nel primo caso”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA