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Mercoledì 21 DICEMBRE 2011
Veneto. Presentato progetto di rilancio da 15 mln per l'ospedale di Chioggia

Sarà realizzata una nuova piastra servizi dove troveranno posto le sale operatorie, il pronto soccorso e la radiologia. Del costo complessivo, 11 mln serviranno alla ristrutturazione e oltre 3 mln all’adeguamento degli impianti tecnologici. A regime l’ospedale sarà dotato di 200 posti letto.

L’ospedale di Chioggia verrà ristrutturato e ammodernato per essere reso più confacente alle nuove esigenze di funzionamento di un nosocomio moderno. Il progetto di ristrutturazione, del valore di 15 milioni di euro, è stato approntato dai tecnici della Regione risparmiando così un’ingente somma per la progettazione. Lo ha reso noto ieri pomeriggio l’assessore alla Sanità, Luca Coletto, nel corso di un incontro svoltosi nella sede amministrativa dell’Ulss 14. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova piastra servizi ai piedi del monoblocco, dove troveranno posto le sale operatorie, il pronto soccorso e la radiologia. La logica sanitaria coinvolge anche i percorsi, organizzando quello del nuovo accesso al pronto soccorso differenziato da quello del pubblico. Nel vecchio pronto soccorso sarà realizzata l’area di osservazione breve.
Del costo complessivo del progetto, 11 milioni 128 mila euro serviranno alla ristrutturazione e all’ampliamento e 3 milioni 872 mila euro per l’adeguamento degli impianti tecnologici. A regime, l’ospedale sarà dotato di 200 posti letto.

“Dopo tante parole – ha detto Coletto – ecco un progetto concreto, che abbiamo inserito tra quelli prioritari da finanziare con i fondi Cipe nazionali e che ha già avuto il via libera del nucleo di valutazione del Ministero della Sanità”. “Chioggia – ha aggiunto – conta circa 50 mila abitanti che nel periodo estivo aumentano esponenzialmente. C’è quindi l’oggettiva necessità di dotarla di un ospedale funzionale, che risponda ai criteri moderni oggi indispensabili, cosa che faremo reinterpretando in chiave attuale quella che fu la filosofia costruttiva degli anni ’60 e realizzando tutto ciò che serve per dare maggiore efficienza all’intera struttura”.

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