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Mercoledì 17 OTTOBRE 2018
Nuovo progetto di teletrasmissione ECG sull’asse Rivoli – Val Susa

Grazie ad una donazione di Fondazione Magnetto, sarà possibile fruire di una prestazione cardiologica completa sia nelle piccole sedi ambulatoriali periferiche che nelle residenze per anziani e fno al domicilio di persone con mobilità ridotta. Il Dg Boraso: “Porteremo l’eccellenza del grande centro cardiologico nei territori delle Valli”.

E’ attivo dal giorno 15 ottobre un progetto di telemedicina per la rilevazione di ECG e  teletrasmissione del tracciato, con ricezione in tempo reale del referto direttamente dal Servizio di Cardiologia dell’Ospedale di Rivoli.

“Grazie ad una donazione di Fondazione Magnetto, che ha messo a disposizione la tecnologia necessaria per la sperimentazione, sarà possibile fruire di una prestazione cardiologica completa sia nelle piccole sedi ambulatoriali periferiche che nelle residenze per anziani e finanche al domicilio di persone con mobilità ridotta”, spiega la Asl To3 in una nota.

Con la disponibilità degli specialisti cardiologi che operano all’interno dell’Ospedale di Rivoli sotto la Direzione di Ferdinando Varbella, il tracciato elettrocardiografico eseguito in sede remota (es. ambulatori territoriali, residenze assistenziali) potrà essere refertato in tempo reale, restituendo al Medico curante che ne avesse fatto richiesta un ausilio prezioso per decisioni fondamentali o che avrebbero reso necessari spostamenti faticosi verso i centri maggiori. Se ne potranno avvalere inizialmente, in via sperimentale, i piccoli ambulatori di Oulx e Condove così come le residenze per anziani della Val Susa. Se l’accoglienza a questo servizio si dimostrasse promettente, lo stesso verrà esteso agli altri territori del Distretto Val Susa Val Sangone.

Il Direttore Generale dell’Asl TO3 Flavio Boraso ha sottolineato:“La Telemedicina rappresenta un concetto di cui a volte è stato fatto un cattivo uso. Noi declineremo sempre più spesso il termine di “Sanità Digitale” per includervi tutte quelle espressioni di impatto dell’informatizzazione sulle attività clinico assistenziali, siano esse relative ai fascicoli personali dei dati sanitari, vera e propria rivoluzione attesa da tempo (consentiranno infatti di avere in una singola “smart card” tutti i dati di rilievo per l’orientamento dei cittadini all’interno dei servizi), siano esse le vere e proprie architetture di sostegno informatico alle attività mediche. Nel caso della Val Susa, l’esecuzione di esami diagnostici che prescinda dalla presenza dello specialista consentirà di muovere le idee invece che spostare le persone e il progetto sperimentale - reso possibile dalla sinergia tra medici ospedalieri e servizi distrettuali – porterà l’eccellenza del grande centro cardiologico nei territori delle Valli.”

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