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Mercoledì 17 OTTOBRE 2018
Quanto vivremo nel 2040? Italia sarà al 6° posto mondiale per longevità, con una aspettativa di vita di 84,5 anni, 2,2 in più rispetto al 2016. Ma la sfida sarà tenere a bada le malattie non trasmissibili

Nel 2040, l’Italia sarà la sesta nazione più longeva al mondo, con un’aspettativa di vita di 84,5 anni, guadagnando una posizione rispetto al 2016. Lo rivela un rapporto appena pubblicato su Lancet. E i grandi nemici da combattere, per evitare di morire prematuramente, saranno soprattutto le malattie croniche e non trasmissibili. Nella black list con la quale si dovrà confrontare la medicina dei prossimi vent’anni figurano cardiopatia ischemica, ictus, BPCO, insufficienza renale, Alzheimer, diabete, incidenti stradali, cancro del polmone

L’Institute for Health Metrics and Evaluation ha pubblicato su Lancet il suo ultimo studio sulle proiezioni di aspettativa di vita e principali cause di morte da qui al 2040, secondo diversi di scenari . Gli scenari più favorevoli danno l’aspettativa di vita ancora in lieve aumento; ma non tutte le previsioni sono così ottimistiche. In generale, secondo gli scenari più favorevoli circa 50 nazioni guadagneranno ben 10 anni di vita da qui al 2040; secondo lo scenario più pessimista invece almeno metà delle nazioni potrebbero trovarsi con un’aspettativa di vita ridotta rispetto a quella attuale.
 
Le oscillazioni più importanti sull’aspettativa di vita potrebbero essere correlate alla mortalità prematura da patologie trasmissibili e non trasmissibili, oltre che dagli incidenti. Enormi appaiono le potenzialità di influenzare la salute attraverso gli interventi mirati a combattere ipertensione arteriosa, obesità, tabacco, alcol e inquinamento atmosferico.
 
E la classifica delle varie nazioni, secondo la loro aspettativa di vita, offre naturalmente uno spaccato sullo stato di salute di quella nazione stessa. Secondo questo criterio ad esempio, la Cina passerebbe dalla 68ª posizione su 195 azioni (nel 2016 l’aspettativa di vita in questo Paese era di 76,3 anni), al 39° posto, poiché secondo i trend attuali la sua aspettativa di vita nel 2040 potrebbe arrivare a 81,9, facendo segnare cioè un guadagno di ben 5,6 anni.
 
Per contro gli USA, che nel 2016 avevano una vita media di 78,7 anni, posizionandosi così al 43° posto di questa classifica, nel 2040 potrebbero arrivare ad un’aspettativa di vita di 79,8 anni (+1,1 anni), che li porterebbe però a perdere punti in classifica e a retrocedere al 64° posto.
 
Secondo le previsioni fatte da questo studio al primo posto nella classifica per aspettativa di vita nel 2040 troveremo la Spagna (con 85,8 anni) che è peraltro già nella parte alta della classifica (al 4° posto), avendo fatto registrare nel 2016 una vita media di 82,9 anni. Il Giappone che secondo la classifica del 2016 era al primo posto come aspettativa di vita (83,7 anni) scenderà al secondo posto (85,7), subito dietro la Spagna nel 2040.
 
L'Italia dovrebbe raggiungere una media di aspetattiva di vita di 84,5 anni, che la collocherebbe al 6° posto, mentre nel 2016 era al 7° posto con un’aspettativa di vita di 82,3 anni, guadagnando quindi più di due anni di vita.
 
Lo studio pubblicato su Lancet prevede comunque un aumento significativo della mortalità da patologie non trasmissibili, quali diabete, pneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, cancro del polmone, obesità. Queste le cattive notizie, mitigate però dalla consapevolezza che tanto può essere per correggere queste previsioni, combattendo i fattori di rischio principali, migliorando i livelli di istruzione e il guadagno pro capite.
 
“Il futuro della salute del mondo – commenta il primo autore dello studio Kyle Foreman, Direttore della Scienza dei Dati l’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) della University of Washington – non è predefinito e sono possibili diverse traiettorie. Ma il progresso o la stagnazione dipenderanno da quanto bene o male i servizi sanitari si occuperanno dei principali driver della salute”.
 
Questi i cinque principali determinanti della salute di un Paese, e in particolare delle morti premature, individuati dagli autori dello studio: ipertensione arteriosa, elevato indie di massa corporea, iperglicemia, uso di tabacco e di alcol. Al sesto posto, collocano l’inquinamento dell’aria.
 
La top 10 delle nazioni con la più elevata aspettativa di vita, secondo i calcoli dell’IHME sarà la seguente: Spagna, Giappone, Singapore, Svizzera, Portogallo, Italia, Israele, Francia, Lussemburgo, Australia. Anche nel peggiore degli scenari possibili, si prevede che nel 2040 queste nazioni manterranno comunque un’aspettativa di vita superiore agli 80 anni.
 
Fanalino di cosa di questa classifica saranno invece Lesotho, Swaziland, Repubblica Centrafricana e Sud Africa.
 
“Si continueranno a registrare forte ineguaglianze – ammette Christopher Murray direttore dell’IHME – e il gap tra gli scenari ‘migliori’ e quelli ‘peggiori’ si restringerà, pur rimanendo però significativo. In molte nazioni, tante persone continueranno a vivere in povertà, ad avere un basso grado di istruzione e a morire in maniera prematura. Ma sarà possibile fare tanti progressi intervenendo sui principali fattori di rischio quali il fumo e una dieta non salutare.”
 
Secondo lo scenario ‘peggiore’ l’aspettativa di vita diminuirà, rispetto all’attuale, in circa metà delle nazioni nel corso della prossima generazione; in particolare, ci sarà una riduzione in 87 nazioni e un aumento di un anno o più in altre 57 nazioni. Nello scenario migliore invece la previsione è di un aumento dell’aspettativa di vita di almeno 5 anni in 158 nazioni e di addirittura 10 anni in 46 nazioni.
 
A determinare queste ampie oscillazioni, a seconda dello scenario considerato, saranno prevalentemente le malattie non trasmissibili. Se nel 2016 nella top ten delle cause di mortalità prematura figuravano in quattro casi malattie non trasmissibili e incidenti, nel 2040 saranno addirittura otto su dieci: cardiopatia ischemica, ictus, BPCO, insufficienza renale, Alzheimer, diabete, incidenti stradali, cancro del polmone.
 
Le nazioni che più miglioreranno l’aspettativa di vita da qui al 2040
La Siria è la nazione che salirà di più nella classifica mondiale, passando dal 137° posto del 2016 all’80° nel 2040. La Nigeria passerà dal 157° al 123° posto. L’Indonesia dal 117° al 100°.
 
Le nazioni nelle quali più peggiorerà l’aspettativa di vita da adesso al 2040
La Palestina è la nazione che ha le previsioni peggiori per aspettativa di vita in futuro e che si prevede precipiterà dal 114° posto del 2016, al 152° nel 2040. Ma anche molte nazioni ad alto reddito sono nella black list dell’aspettativa di vita nel 2040.
 
Gli Usa ad esempio potrebbero passare dall’attuale 43° posto al 64° nel 2040. Il Canada dal 17° al 27°. La Norvegia dal 12° al 20°. Taiwan dal 35° al 42°. Il Belgio dal 21° al 28°. L’Olanda dal 15° al 21°.
 
La top ten per aspettativa di vita nel 2040
1.  Spagna (85,8 anni) – nel 2016 era al 4° posto con un’aspettativa di vita di 82,9  anni
2.  Giappone (85,7 anni) - nel 2016 era al 1° posto con un’aspettativa di vita di 83,7 anni
3.  Singapore (85,4 anni) - nel 2016 era al 3° posto con un’aspettativa di vita di 83,3 anni
4.  Svizzera (85,2 anni) - nel 2016 era al 2° posto con un’aspettativa di vita di 83,3 anni
5.  Portogallo (84,5 anni) - nel 2016 era al 23° posto con un’aspettativa di vita di 81 anni
6.  Italia (84,5 anni) - nel 2016 era al 7° posto con un’aspettativa di vita di 82,3 anni
7.  Israele (84,4 anni) - nel 2016 era al 13° posto con un’aspettativa di vita di 82,1 anni
8.  Francia (84,3 anni) - nel 2016 era all’8° posto con un’aspettativa di vita di 82,3 anni
9.  Lussemburgo (84,1 anni) - nel 2016 era al 10° posto con un’aspettativa di vita di 82,2 anni
10. Australia (84,1 anni) - nel 2016 era al 5° posto con un’aspettativa di vita di 82,5 anni
 
Maria Rita Montebelli

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