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Venerdì 26 OTTOBRE 2018
Rosacea. Non “dipende” dalla caffeina

Le donne affette da rosacea, spesso, sono costrette ad escludere alcuni alimenti dalla dieta. Un ampio e lungo studio condotto negli Stati Uniti ha stabilito un’associazione inversa tra assunzione di caffeina e questa patologia dermatologica nel sesso femminle

(Reuters Health) –  La caffeina è inversamente associata al rischio di rosacea nelle donne. Chi lo desidera, dunque, potrà bere il caffè tranquillamente. A questa conclusione è giunto uno studio pubblicato da Jama Dermatology.

Lo studio. 
IWen-Qing Li della Brown University di Providence, Rhode Island ,e colleghi hanno studiato 82.737 donne arruolate nel Nurses’ Health Study II nel 1989 (età media 50,5 anni all’inizio dello studio) e seguite fino al 2005. Ogni quattro anni, durante il follow-up sono stati raccolti dati sul consumo di caffè, tè, bevande gassate e cioccolato.

Nel periodo di studio sono stati individuati 4.945 casi incidenti di rosacea. Dopo l’aggiustamento per altri fattori di rischio, tra cui status di fumatrice, assunzione di alcool, attività fisica, malattie croniche e ansia, i ricercatori hanno riscontrato un’associazione inversa tra una maggiore assunzione di caffeina in generale e il rischio di rosacea (l’hazard ratio per il quintile più elevato di assunzione di caffeina vs quello più basso era pari a 0,76).

Una significativa associazione inversa con il rischio di rosacea è stata anche osservata per il consumo di caffè con caffeina: HR 0,77 per coloro che ne assumevano quattro tazzine al giorno rispetto alle partecipanti che ne bevevano meno di una tazzina al mese.
Al contrario, non è stata notata alcuna associazione significativa inversa per il caffè decaffeinato (HR 0,80). Ulteriori analisi hanno rivelato che una maggiore assunzione di caffeina tramite alimenti che non fossero caffè (tè, bevande gassate e cioccolato) non risultava significativamente associata a un rischio ridotto di rosacea.

Fonte: JAMA Dermatol 2018

 
Marilynn Larkin
 

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
 

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