quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 30 OTTOBRE 2018
Automedicazione responsabile per la sostenibilità del sistema. Stimati in Campania risparmi fino a 178 milioni di euro annui

È quanto si otterrebbe secondo una ricerca Cergas Bocconi grazie all’ampliamento dell’offerta di farmaci senza obbligo di prescrizione con un’automedicazione autonoma e responsabile. Dopo gli incontri in Puglia, Veneto e Liguria, il ciclo di eventi regionali “Self Care Forum” voluti da Federchimica Assosalute Napoli

L’automedicazione e il ricorso ai farmaci senza obbligo di prescrizione, possono essere una risposta sicura ed efficace alla domanda di crescente autonomia di cura da parte dei cittadini. Ma per fare fronte a questa domanda, peraltro in continuo aumento, evitando usi inappropriati, è necessario che l’automedicazione diventi una scelta responsabile. Occorre quindi che la popolazione, sostenuta dalla consulenza di medici, farmacisti e operatori sanitari, sia sempre più consapevole, istruita e matura. Anche perché grazie a un’automedicazione responsabile si possono avere ricadute positive non solo sulla salute ma anche sulla sostenibilità del sistema. I farmaci di automedicazione possono infatti giocare un ruolo importante nelle politiche farmaceutiche generando risparmi per la spesa pubblica.
 
Questi i temi sotto i riflettori dell’evento “Self Care Forum” organizzato oggi a Napoli da Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, con il patrocinio della Regione Campania. Obiettivo: trovare una convergenza positiva sul valore del settore e sul contributo pratico che può apportare nell’ambito della politica farmaceutica anche regionale. Quello nella città partenopea è il quarto evento regionale, dopo quelli organizzati in Puglia, Veneto e Liguria, e ha visto la partecipazione di Antonella Guida, Dirigente Staff Tecnico Operativo Direzione Generale Tutela della Salute e Coordinamento del Ssr, Enrico Coscioni Consigliere del Presidente per la Sanità, stakeholder, rappresentanti e attori della sanità campana, oltre che di Cittadinanzattiva e dei Presidenti Regionali di Federfarma, Fofi, Fimmg, Simg (vedi video interviste).
 
“Il Forum intende stimolare un confronto continuo fra gli stakeholder sul ruolo economico e sociale dei farmaci da banco e promuovere la condivisione di una strategia capace di mettere al centro le esigenze di cura e di salute dei cittadini. La nostra Associazione – ha spiegato Maurizio Chirieleison, Presidente di Assosalute – ha promosso negli anni numerose iniziative rivolte alla formazione del cittadino e alla sua capacità di operare scelte consapevoli: con il Self Care Forum intendiamo estendere il dialogo alle istituzioni, con l’auspicio di elaborare una visione del settore condivisa: i farmaci di automedicazione contribuiscono efficacemente al sostegno del Ssn e, di conseguenza, possono giocare un ruolo importante nelle politiche farmaceutiche volte a migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema.”
 
Come evidenziato dallo studio realizzato da Cergas Bocconi nel 2016 e presentato nel corso del Self Care Forum, uno sviluppo responsabile e appropriato dell’automedicazione può avere vantaggi anche per la sostenibilità economica: un ampliamento dell’offerta terapeutica disponibile in automedicazione, maggiormente allineata a quanto avviene in Europa, porterebbe a un potenziale alleggerimento dei conti del Ssn di circa 844 milioni di euro all’anno a livello nazionale. Se a questo si aggiunge il valore risparmiato in termini di tempo da parte del medico e del paziente per visite dovute a patologie minori, il beneficio economico netto sociale potrebbe essere pari a 2 miliardi di euro.
 
In Campania stimati risparmi fino a 178 mln di euro annui. Secondo le stime dello studio Cergas Bocconi, effettuate considerando gli stessi farmaci presi a riferimento nello schema nazionale, il ricorso ad un’automedicazione responsabile e consapevole in Campania potrebbe generare, un possibile risparmio per il sistema farmaceutico pubblico pari a 86 mln di euro all’anno. Ma considerando anche il tempo dei cittadini che verrebbe risparmiato evitando visite per patologie minori e aggiungendo il valore della produttività guadagnata grazie a permessi evitati per visite mediche non necessarie, in Campania il beneficio per la società nel suo complesso potrebbe raggiungere i 178 milioni di euro ogni anno.
 
“La Regione Campania guarda con attenzione ad ogni possibile azione tesa al miglioramento delle proprie performance –  ha dichiarato Antonella Guida –  tanto più quando esse sono correlate a processi di appropriatezza prescrittiva e di crescita consapevole del paziente nell’utilizzo dei farmaci. Confrontarci con altre Regioni attraverso strumenti tecnici supportati da Cergas Bocconi ci permette di attivare da subito nuove ipotesi di miglioramento basate su evidenze scientifiche e ipotesi sostenibili e formulare soluzioni praticabili attraverso il benchmark con altre Regioni”.
 
Inoltre, come ha sottolineato Enrico Coscioni: “La Regione Campania è proiettata verso l’uscita dal Commissariamento ed è consapevole della necessità di interrogarsi su ogni ulteriore forma di contenimento della spesa purché non torni a svantaggio dei cittadini in condizione di fragilità. Lo studio appare interessante e sicuramente merita una valutazione di applicabilità anche nella nostra Regione per esplorare la possibilità di gestire, isorisorse, il tema delle patologie croniche che impatterà sempre di più sull’andamento dell’assistenza sanitaria”.
 
Insomma, un sistema virtuoso libererebbe risorse a vantaggio di terapie destinate ad altre patologie, contribuendo a un servizio sanitario pubblico sempre più efficiente e di qualità.
 
Educazione, comunicazione, formazione, responsabilità, collaborazione sono, quindi, le chiavi per raggiungere, grazie all’insostituibile ruolo di indirizzo di medici e farmacisti, l’empowerment dei cittadini rendendoli sempre più capaci di affrontare in autonomia e sicurezza la cura dei piccoli disturbi. E partecipi del cambiamento, nella consapevolezza che l’automedicazione è un fattore di salute per l’individuo e di risparmio per la collettività.

© RIPRODUZIONE RISERVATA