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Martedì 30 OTTOBRE 2018
Siani (Pd): “Grillo risponda ad acuta e grave carenza di medici”

"Le varie società scientifiche hanno calcolato che nel periodo 2014-2023 andranno in pensione 5.189 pediatri, senza la quota 100, si faranno contratti di formazione per 2.900 specialisti e dunque ne mancheranno all’appello circa 2.289. Mancheranno 1.135 cardiologi, 1.344 chirurghi, 1.514 ginecologi, 662 psichiatri, 182 ortopedici, 143 urologi, 142 geriatri”. Questa la denuncia rilanciata dal deputato dem della Commissione Affari Sociali della Camera.

“‘L’ingresso alla facoltà di Medicina non è meritocratico. Ci sono le premesse per metterlo in discussione’, così ha dichiarato la ministra Giulia Grillo. Ma mentre al ministero mettono a punto le nuove modalità dell’accesso alla facoltà di Medicina, vogliamo ricordare alla ministra che la carenza di medici è adesso particolarmente acuta e grave. Le varie società scientifiche hanno calcolato che nel periodo 2014-2023 andranno in pensione 5.189 pediatri, senza la quota 100, si faranno contratti di formazione per 2.900 specialisti e dunque ne mancheranno all’appello circa 2.289. Mancheranno 1.135 cardiologi, 1.344 chirurghi, 1.514 ginecologi, 662 psichiatri, 182 ortopedici, 143 urologi, 142 geriatri”.
 
Così Paolo Siani, pediatra e deputato Dem della commissione Affari sociali.

“Mancano gli specialisti - spiega Paolo Siani - e su un totale di 16.046 candidati al concorso per l’accesso alle scuole di specialità i posti a disposizione erano solo 6.934. Pertanto i medici ci sono e sono ben 9.112 i giovani medici che non potranno continuare il loro percorso di formazione post-laurea. E inoltre andrebbero individuati al più presto dei meccanismi utili al recupero delle borse perse che sono ben 510 per l’anno accademico 2016/17, con un risparmio di 12.750.000 euro che dovrebbero essere rimessi a disposizione dei giovani medici. Se vogliamo salvaguardare la salute dei cittadini e il nostro Ssn bisognerà che al ministero facciano un po’ di conti prima che sia troppo tardi e poi si pensi ‘a qualcosa di nuovo’ per l’ingresso alla facoltà di Medicina tenendo presente che studiare medicina è una cosa seria e non c’è bisogno soltanto di aule e di professori ma anche di laboratori e di corsie. Ma questo - conclude il deputato Dem - al ministero della Sanità lo sanno già”.

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