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Martedì 30 OTTOBRE 2018
Terapia del dolore. Franco Marinangeli nuovo coordinatore nazionale Siaarti

Mariangeli è referente della rete cure palliative e terapia del dolore della Asl 1 Abruzzo. Per la Asl “un importante riconoscimento per l’Azienda che, nel 2014, istituì nel settore un modello innovativo che si è rivelato un successo grazie alla sinergia Università-Asl-territorio, col supporto dei medici di famiglia”. Lo scorso anno effettuate in tutta la Provincia Aq 1.000 visite a domicilio per malati con dolore cronico oncologico e non.

“A Palermo la società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) ha assegnato all’Università dell’Aquila e alla Asl Avezzano Sulmona L’Aquila il ruolo-guida, a livello nazionale, nel settore del dolore e cure palliative. Un lusinghiero riconoscimento scaturito dal 72° congresso nazionale della Siaarti, svoltosi nei giorni scorsi nel capoluogo siciliano, alla presenza di 3.000 delegati che hanno proceduto al rinnovo del direttivo per il triennio 2019-2021”. Così la Asl Avezzano Sulmona L’Aquila annuncia, in una nota, l’elezione, in qualità di coordinatore nazionale Saarti, del prof. Franco Marinangeli, referente della rete aziendale Asl delle cure palliative e terapia del dolore, istituita nel 2014, “unico modello del genere in Italia a direzione universitaria”.

“Un’idea innovativa che – spiega la Asl - in pochi anni si è trasformata in una brillante realtà, imperniata su una sinergia-collaborazione tra struttura ospedaliera, Ateneo e territorio (caratterizzato da una collaborazione importante con i medici di medicina generale), con una grande attenzione per l’assistenza domiciliare che, nel 2017, ha consentito di assicurare più di 1.000 visite a casa dei malati affetti da dolore cronico oncologico o non oncologico di tutta la provincia”.

Un modello virtuoso che già negli anni scorsi aveva ottenuto il premio ‘Luzi’, di valenza nazionale, in ragione della qualità e dell’organizzazione del servizio di cure palliative e terapia del dolore della Asl provinciale.

Il gruppo di lavoro di medici e infermieri, consolidatosi nel corso degli anni, ha permesso di raggiungere vette di produttività molto alte, sia dal punto di vista assistenziale che scientifico, facendo dell’Aquila uno dei poli più produttivi a livello nazionale sulle tematiche della medicina del dolore e delle cure palliative.

“Il riconoscimento ricevuto a Palermo - dichiara il prof. Marinangeli - è un premio a tutta la squadra di lavoro, universitaria e ospedaliera, che ha potuto lavorare nelle migliori condizioni grazie alla direzione  strategica della ASL e dell’Ateneo aquilano che, nonostante la difficile congiuntura, ci hanno assicurato  risorse e strumenti operativi all’altezza”.

All’interno della Rete aziendale ASL, tra l’altro, sono stati avviati progetti importanti che utilizzano tecnologie di trasmissione dati per migliorare l’assistenza dei malati, ridurre diseconomie e sfrondare i ricoveri in ospedale. Si sta lavorando su modelli molto innovativi di telemedicina, che sicuramente rappresenteranno il futuro della sanità anche in altri ambiti. Infatti, grazie a un contatto audio-video e per mezzo di particolari sensori, il medico dialoga a distanza col malato che si trova al proprio domicilio, controllandone parametri vitali, adeguandone la terapia ed evitando ricoveri impropri in ospedale.

L’obiettivo è duplice: evitare al paziente lo stress da degenza ospedaliera e mantenere liberi i posti letto per riservarli agli acuti. Tra l’altro, sul fronte delle strutture territoriali attivate per i malati non più guaribili, la ASL provinciale di L’Aquila dispone di due hospice, uno all’Aquila (138 ricoveri nel 2017) e un altro a Pescina (93 ricoveri nel 2017) che costituiscono autentiche eccellenze nel settore.

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