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Venerdì 02 NOVEMBRE 2018
Manovra. Carnevali (Pd): “Sblocco del personale o sarà agonia Ssn”

"Nel 2019 la sanità viene messa all’angolo: nessuna risorsa per lo sblocco del personale, l’incremento del fondo, farmaci, Lea e rinnovo dei contratti. Non possiamo chiedere ai professionisti della sanità di attendere e resistere ancora per anni, mentre l’effetto della riforma Quota 100 senza sblocco delle assunzioni aggraverà la situazione", commenta la deputata della Direzione del Gruppo Pd alla Camera. 

“Nella scorsa legislatura i governi a guida Pd hanno sempre salvaguardato senza mai tagliare le risorse destinate alla sanità e la ministra Grillo sta godendo di un lascito positivo che, ovviamente, non basta. C’è poco da strombazzare di felicità su questa manovra, come fanno M5s e Lega. Ci troviamo a misure insufficienti per il 2019 e tutto viene rimandato ai prossimi anni. Per quanto la ministra si sforzi parlando di 4,5 miliardi in tre anni, i cittadini sappiamo che non c’è nessun incremento nel 2019 per il Fondo Sanitario rispetto al miliardo lasciato in eredità dai governi precedenti". Così Elena Carnevali, della Direzione del Gruppo Pd alla Camera.
 
"E’ una manovra di bilancio che ha due grandi limiti. Nel 2019 la sanità viene messa all’angolo: nessuna risorsa per lo sblocco del personale, l’incremento del fondo, farmaci, Lea e rinnovo dei contratti. Di positivo ed in continuità con il passato c’è l’aumento delle borse per specializzandi e Mmg. Per gli anni a venire l’incremento dei finanziamenti è basato su stime irrealistiche e velleitarie. Non possiamo chiedere ai professionisti della sanità di attendere e resistere ancora per anni, mentre l’effetto della riforma Quota 100 senza sblocco delle assunzioni aggraverà la situazione, perché già oggi si chiudono i reparti e diminuiscono le prestazioni in ospedali e ambulatori pubblici. Con questa manovra si vuole incrementare il personale in molti ministeri, tranne che per la sanità, che resta la vera orfana. O dotiamo il Ssn di professionisti o le disuguaglianze sociali aumenteranno e saremo spettatori passivi di un’agonia del sistema universalistico”, conclude la deputata dem.

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