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Mercoledì 21 NOVEMBRE 2018
Sciopero medici e dirigenti sanitari. Fnomceo lancia appello a Governo e Regioni: “Convochino i sindacati per scongiurarlo”

In vista dell'astensione al lavoro di venerdì 23 novembre, la Federazione chiede “di inserire la sanità tra le priorità dell’agenda politica dell’Esecutivo per ridare fiducia al personale sanitario e per rilanciare questo Sistema Sanitario che il mondo ci invidia”.

“È inaccettabile che da dieci anni non si rinnovi il contratto dei medici dipendenti e non si individuino le risorse per il rinnovo dei contratti di lavoro del mondo della sanità. La classe medica con il proprio impegno e la dedizione ha garantito livelli di assistenza elevati pur in un momento dove il blocco del turnover, la gravissima carenza del personale, i tagli lineari hanno messo a dura prova la tenuta del sistema”. Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, interviene a sostegno delle Organizzazioni sindacali che hanno indetto, per il prossimo 23 novembre, uno sciopero nazionale di 24 ore per medici, veterinari e dirigenti sanitari. Al centro della protesta, si legge in una nota, “la rivendicazione di finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da oltre dieci anni”.
 
“Lo sciopero in sanità è sempre un’anomalia, e rappresenta, per i medici, l’extrema ratio per far sentire la loro voce” spiega Anelli.
 
“Il Governo e le Regioni ora convochino le Organizzazioni Sindacali dei medici e mettano in atto tutte le azioni possibili per scongiurare lo sciopero” auspica.
 
“La classe medica italiana non merita tutto questo!  - conclude Anelli-. Chiediamo al Governo di inserire la sanità tra le priorità dell’agenda politica dell’Esecutivo per ridare fiducia al personale sanitario e per rilanciare questo Sistema Sanitario che il mondo ci invidia”.

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