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Mercoledì 21 NOVEMBRE 2018
Osteoporosi e malattie cardiovascolari. Due patologie con gli stessi fattori di rischio. Arriva la campagna europea #Protecturlife

Focus oggi ad un convegno a Roma. La campagna sarà presente al CosmoSenior di Rimini dal 30 novembre al 2 dicembre. Tre giorni per sensibilizzare, informare e proporre screening per la prevenzione di due patologie molto diffuse come l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari che continuano ad essere ancora oggi molto sotto-diagnosticate

Quattro milioni di donne e 900mila uomini e un impatto economico sul Servizio Sanitario Nazionale stimato in oltre 7 miliardi di euro. Questi i numeri dell'osteoporosi in Italia, una patologia o secondo gli esperti più correttamente una condizione di rischio, di cui è importante parlare perché le fratture che vi sono legate si stima che aumenteranno fino al 22,6% entro il 2030. Pesanti sono anche i numeri delle malattie cardiovascolari, responsabili del 37% delle morti totali e costi sanitari, diretti e indiretti, che si stima ammontino a 21 miliardi. Per contrastare queste due condizioni, che si alimentano a vicenda e per le quali esistono fattori di rischio sovrapposti come fumo e inattività, arriva in Italia la campagna europea «#Protecturlife» (che ha già toccato Barcellona, Bruxelles, Monaco, Nizza e Zurigo per un totale di 1800 persone analizzate) al CosmoSenior di Rimini dal 30 novembre al 2 dicembre. Tre giorni di informazioni e controlli gratuiti, che consentiranno di raccogliere dati anche utili alla ricerca, che saranno analizzati dall'Università di Barcellona. 
 
Secondo il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Claudio D'Amario #ProtectUrLife è una “iniziativa in linea con la programmazione sanitaria che vede nella prevenzione primaria e nella regolarità dei controlli le prime armi per combattere patologie largamente diffuse e invalidanti come l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari”.
 
Il progetto è stato pensato come un aiuto concreto per consentire di prevenire eventi come fratture, infarti e ictus che possono alterare la vita delle persone, anche gravemente. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in tutto il mondo e l’osteoporosi è una patologia in grado di influire anche molto seriamente sulla qualità della vita dei pazienti e ridurne l'indipendenza.
 
I problemi si alimentano a vicenda e si può verificare un ciclo co-dipendente di aumento del rischio tra le due condizioni. Partendo dal fatto che esistono fattori di rischio sovrapposti, come l’età avanzata, il fumo, l’inattività fisica, l’eccessivo consumo di alcol, i piani di prevenzione e di trattamento dovrebbero considerare i rischi di entrambe. Ma i fattori comuni non finiscono qui: la diminuzione della massa ossea aumenta il rischio di mortalità cardiovascolare-correlata e di malattia coronarica. Nello stesso tempo, la qualità delle ossa può essere ridotta, per esempio, nei pazienti con diabete, uno dei fattori di rischio di eventi cardiovascolari.
 
“Il programma #ProtectUrLife – ha spiegato Salvatore Panico, Master Contact dei partner Italiani EIT Health - ha riunito un network europeo formato da esperti, start-up, società scientifiche, associazioni di pazienti, professionisti sanitari, ospedali e Comuni per coinvolgere, informare e sensibilizzare, offrendo la possibilità di avere valutazioni dello stile di vita e dello stato di salute con strumenti digitali semplici, accessibili e innovativi”.
 
L’osteoporosi in Italia colpisce 4 milioni di donne e 900.000 uomini. I segmenti ossei maggiormente interessati sono vertebre, polso, anca, omero e femore. Si tratta di una patologia di cui è bene parlare dal momento che si stima che le fratture da osteoporosi aumenteranno fino al 22,6% entro il 2030. Non solo: il rischio di fratture è più di tre volte superiore nelle donne over 70 rispetto alle cinquantenni e quello di una frattura successiva entro 1 anno da quella iniziale è più di 5 volte superiore rispetto al rischio di una prima frattura. L’impatto economico di questa patologia, che pesa sul nostro Servizio Sanitario, è stimato in oltre 7 miliardi di euro all’anno.
 
“Le fratture da fragilità causano disabilità e riduzione della qualità di vita. Basterebbero semplici regole di prevenzione messe in pratica nella vita quotidiana per arginare questo enorme fenomeno”. – ha commentato la prof.ssa Maria Luisa Brandi, Presidente FIRMO - Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell'Osso – “La maggior parte delle persone non è consapevole di essere a rischio”.
 
Lo stesso discorso vale per le patologie cardiovascolari che nel nostro Paese, secondo gli ultimi dati disponibili, sono responsabili del 37% delle morti totali9. Malattie ischemiche del cuore, cerebrovascolari, ipertensive, altre malattie cardiovascolari sono le più frequenti. Non deve dunque sorprendere che i loro costi sanitari, diretti e indiretti, ammontino a circa 21 miliardi di euro l’anno9. Eppure, queste malattie sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita che possono causare diabete, obesità, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa.
 
“Secondo gli ultimi dati disponibili10 - ha riferito il prof. Francesco Romeo, Direttore Cattedra di Cardiologia Università Tor Vergata-Roma – si sono verificati in Italia complessivamente oltre 220mila decessi in un anno (96mila negli uomini e 124mila nelle donne) in conseguenza di eventi cardiovascolari. Numeri ancora troppo elevati”.
 
Risultano quindi importanti campagne come #ProtectUrLife che informano la popolazione e prevedono screening utili come primo approccio di prevenzione.
 
“Abbiamo portato l’innovazione biotecnologica nell’area delle malattie cardiovascolari e dell’osteoporosi e osserviamo come queste patologie croniche assumano un peso socio economico sempre più rilevante; ecco il valore di campagne che promuovono l’educazione sanitaria e il miglioramento degli stili di vita, come #ProtectUrLife, nata dalla collaborazione tra i diversi attori del sistema salute, un fattore decisivo per affrontare con successo le sfide sanitarie con cui la società deve misurarsi”. – ha affermato André Dahinden, Presidente e Amministratore Delegato di Amgen Italia – “Lo sviluppo di partnership innovative tra aziende private e interlocutori istituzionali riveste una grande importanza perché è da qui che possono nascere progetti e soluzioni in grado di coniugare innovazione, diritto alla salute e sostenibilità”.
 
Presso il #ProtectUrLife Village i visitatori di CosmoSenior potranno sperimentare i benefici di tecnologie che consentono di misurare in maniera precisa la salute cardiovascolare e ossea. Test gratuiti digitali offriranno una valutazione personalizzata del rischio e di profilo complete. Grazie all’assistenza di consulenti sanitari si potranno ricevere informazioni e strumenti per mantenersi in forma. L'Università di Barcellona, che partecipa attivamente all'analisi dei dati, avrà il compito di analizzarli al fine di dimostrare come un approccio innovativo possa essere efficiente nell'identificazione dei pazienti a rischio, facendo così luce su una popolazione non ancora diagnosticata.
 
“#ProtectUrLife è un progetto europeo di ampio respiro che siamo lieti di ospitare nell’ambito della nostra manifestazione CosmoSenior che, anche grazie alla presenza di iniziative di prevenzione e screening avanzate come questa, diventa sempre di più un appuntamento di grande valore e di interesse per la salute della popolazione”, ha dichiarato il Presidente di Senior Italia, Roberto Messina.

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