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Mercoledì 21 NOVEMBRE 2018
Sciopero medici e dirigenti sanitari. M5S: “Non abbiamo bacchetta magica”. E poi replica al Pd: “Senza vergogna. Parlano di problemi che non hanno risolto”

Durissima replica del Movimento alle critiche del Partito democratico che ha attaccato la maggioranza in vista dello sciopero dei medici di venerdì 23 novembre. Sileri: “Dopo tutto quello che hanno lasciato abbiano almeno il buon gusto di non farci la predica. Se mancano i medici non è certo colpa di chi governa da nemmeno 6 mesi”.

"I problemi sollevati dai medici, a partire dal rinnovo del contratto, sono giusti e sacrosanti e vanno risolti e noi a questo stiamo lavorando. Purtroppo, non abbiamo la bacchetta magica per risolvere con un colpo di spugna problemi strutturali che vanno avanti da 15 anni e che, a quanto pare, le opposizioni non hanno chiaramente risolto". Così, in una nota, il senatore del Movimento 5 Stelle, Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.
 
"Se mancano i medici non è certo colpa di chi governa da nemmeno 6 mesi - aggiunge -. Da chi dovremmo prendere lezioni? Da chi faceva parte di un governo che ha promesso tutto a tutti e non ha portato a casa niente? Attivazione dei nuovi Lea, rinnovo di contratti promessi senza assicurare le coperture totali e senza risolvere i nodi della governance del farmaco. Noi ci troviamo a rimediare alle lacune dei governi precedenti e lo stiamo facendo destinando 4 miliardi nel triennio al Servizio sanitario nazionale. Ma non solo, per le liste di attesa ci sono 50 milioni di euro. Voglio dire, dopo tutto quello che hanno lasciato abbiano almeno il buon gusto di non farci la predica".
 
 “Come mai il PD si ricorda solo ora, dopo 5 lunghi anni in cui è stato al Governo, dei problemi della sanità italiana? Avevano promesso di tutto ma, alla prova dei fatti, hanno concretizzato danni. A questo punto abbiano almeno la decenza di lasciar lavorare chi è intenzionato veramente a risollevare la situazione attuale e di smetterla con le prediche ipocrite e nauseanti”. Così Celeste D’Arrando, portavoce del MoVimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Affari sociali.
 
“E’ il caso che il PD si rinfreschi la memoria, ad esempio, con l’attivazione dei Lea che ha promesso e non ha mai realizzato. Oppure con il rinnovo dei contratti fatto senza assicurare le coperture o, ancora, con i nodi della governance farmaceutica mai sciolti. Non abbiamo timore a confrontare le nostre mosse in ambito sanitario con quelle, fortunatamente passate, dei dem”, prosegue la portavoce: “stiamo incrementando il Fondo sanitario nazionale di 8.5 miliardi di euro nei prossimi 3 anni e riducendo le liste d’attesa. Abbiamo poi obiettivi importanti, come la riduzione del superticket, e di certo non ci fermiamo qui. Il PD, invece, farebbe bene a fermarsi a riflettere prima di sentenziare sull’operato di questo Governo”, conclude D’Arrando.

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