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Martedì 03 GENNAIO 2012
Allarme Cgia: le Asl devono alle imprese 40 miliardi di euro
In media le Asl non pagano le imprese da 299 giorni. Il 70% dei debiti fa capo alle strutture del Centro-Sud. Per i dispositivi medici il dato peggiore si è avuto in Calabria dove i tempi medi di attesa sono stati di 925 giorni, mentre il dato migliore spetta al Trentino Alto Adige (92 giorni).
È allarme sui mancati pagamenti da parte delle Asl e Aziende ospedaliere nei confronti delle imprese private. La Cgia di Mestre (Associazione artigiani e piccole imprese), in un suo studio, ha stimato che questi ultimi hanno raggiunto, e probabilmente anche superato, la soglia dei 40 miliardi di euro, il 70% dei quali è in capo alle strutture ospedaliere del Centro-Sud.
Una cifra imponente che si è accumulata negli anni a seguito dei ritardi con i quali la sanità ha saldato i propri fornitori. Al Sud la situazione più drammatica: per quanto riguarda le forniture dei dispositivi medici, nei primi 11 mesi del 2011 i tempi medi di pagamento in Calabria hanno raggiunto i 925 giorni; 829 sono i giorni registrati in Molise; 771 in Campania e 387 nel Lazio. Le oasi più felici, invece, sono le sanità della Lombardia (112 giorni), del Friuli Venezia Giulia (94 giorni) e del Trentino Alto Adige (92 giorni).
A livello medio nazionale il dato ha raggiunto i 299 giorni. Con l’avvento della crisi, l’allungamento dei tempi di incasso delle fatture emesse dalle aziende fornitrici è aumentato in quasi tutte le Regioni, con una punta di 234 giorni registrata in Calabria. Dal 2009 al 2011, solo sei Regioni hanno accorciato i tempi: la Valle d’Aosta ed il Trentino A.A. (-5 giorni), il Lazio (-9), la Lombardia (-13), la Basilicata (-48) e la Puglia (-92).
“Per chi lavora con le Asl – ha dichiarato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre – l’attesa del pagamento è diventata una vera e propria ‘via crucis’. Per ricevere i soldi delle forniture di Tac, siringhe, farmaci, servizi di lavanderia, pulizie, mense e servizi di sterilizzazione bisogna attendere tempi biblici”. “Nel frattempo – ha proseguito - le imprese che subiscono un aggravio di oneri connessi all’esposizione verso il sistema bancario, devono sostenere anche una serie di costi amministrativi per sollecitare i pagamenti, senza contare che ancora una volta sono le piccole imprese a subire in misura maggiore gli effetti negativi del costante deterioramento della situazione di cassa degli Enti sanitari”.
A fronte di questa situazione, l’Associazione degli artigiani ha rivolto un invito al Premier, Mario Monti, al fine di recepire in tempi brevi la Direttiva Europea contro i ritardi dei pagamenti che prevede, nelle transazioni commerciali tra imprese private e tra imprese e Pubblica Amministrazione, il pagamento entro 30 o al massimo 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura.
Tempi medi di pagamento della Sanità alle imprese (*)
In giorni (**)
Rank dei peggiori pagatori
Regioni
2009
2010
2011 (***)
Var. 2011-2009
1
CALABRIA
691
804
925
+234
2
MOLISE
630
761
829
+199
3
CAMPANIA
621
704
771
+150
4
LAZIO
396
400
387
-9
5
SARDEGNA
267
300
312
+45
6
PUGLIA
401
331
309
-92
ITALIA
277
285
299
+22
7
EMILIA ROMAGNA
272
278
288
+16
8
SICILIA
217
261
285
+68
9
VENETO
239
258
281
+42
10
PIEMONTE
261
243
273
+12
11
TOSCANA
200
232
246
+46
12
ABRUZZO
212
207
217
+5
13
LIGURIA
180
170
196
+16
14
UMBRIA
148
162
161
+13
15
MARCHE
146
124
157
+11
16
BASILICATA
188
140
140
-48
17
VALLE D’AOSTA
118
120
113
-5
18
LOMBARDIA
125
116
112
-13
19
FRIULI VENEZIA GIULIA
79
84
94
+15
20
TRENTINO ALTO ADIGE
97
91
92
-5
(*) Tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbliche con riferimento alle forniture di dispositivi medici.
(**) Numero dei giorni che, mediamente, separano la data di fatturazione dalla data di incasso,
ovvero indica il tempo medio di incasso di un’impresa fornitrice.
(***) Media dei primi 11 mesi del 2011.
Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Assobiomedica
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