quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 28 NOVEMBRE 2018
Specializzazioni mediche/2. Carnevali e Ascani (PD): “No ad atti d’imperio sulla formazione”

Le deputate dem contro l’emendamento allo studio del Governo che prevede la riduzione della durata dei corsi. “È l’emblema dell’approssimazione e dell’inettitudine di questo Governo su temi fondamentali come quello formazione e della sanità”.

“La notizia di un emendamento governativo finalizzato a ridurre la durata delle scuole di specializzazione mediche è l’emblema dell’approssimazione e dell’inettitudine di questo Governo su temi fondamentali come quello formazione e della sanità. Ci aspettiamo una smentita dal governo”. È quanto affermano le deputate del Pd Anna Ascani ed Elena Carnevali.
 
“Prima – proseguono - il cortocircuito delle dichiarazioni tra Ministri interessati sull’abolizione del numero chiuso ora si palesa la volontà di ridurre gli anni delle scuole di specializzazione con un blitz emendativo. Siamo sicuri che questa operazione non confligga con le norme europee? È soprattutto cosa pensano di fare dei risparmi ottenuti. Perché questo ha tutta l'aria di essere più escamotage per fare cassa piuttosto che affrontare seriamente la carenza degli specializzandi”.
 
“Conosciamo tutti – rilevano le deputate - e molto bene quali sono i problemi che affliggono il nostro SSN e dal Governo ci si aspetta soluzioni ben diverse da quelle prospettate fino ad oggi.
Basterebbe ascoltare un po' di più la voce e le richieste della classe medica che nei giorni scorso ha giustamente scioperato contro questo Governo dell’immobilismo”.
 
“Il PD – concludono - ha apprezzato le 900 borse aggiuntive ma insufficienti, azione in continuità anche se molto minore rispetto a quanto fatto nella legislatura precedente, ma abbiamo il dovere di consentire a tutti i medici di accedere alla specializzazione. Che dire della opzione variabile per gli specializzandi all’ultimo anno? Se si accorcia lo si fa per tutti altrimenti si mantiene in vita un doppione per i pochi che vogliono sostare un anno in più nella scuola di specialità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA