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Giovedì 29 NOVEMBRE 2018
Accesso ai farmaci ospedalieri. Cittadinanzattiva: “Un paziente su 4 denuncia ritardi dovuti all’indisponibilità”. Nasce con Sifo progetto per migliorare il servizio

Problemi anche per il 35% dei cittadini anche per la burocrazia che costringe a spostamenti e richieste di permessi di lavoro. Ma per monitorare il fenomeno l’associazione insieme alla Sifo ha deciso di avviare il progetto ‘Monitoraggio civico delle farmacie ospedaliere. Focus sulla distribuzione dei farmaci” per trovare soluzioni per migliorare l’accesso.

“Molte sono le difficoltà che, nell’ambito dell’assistenza farmaceutica, i cittadini segnalano a Cittadinanzattiva: problemi nell’accesso ai farmaci, anche innovativi (es. epatite c 44,4%), ritardi nella erogazione delle terapie e indisponibilità dei farmaci (24,2%), a causa di limiti di budget aziendali o ritardo nell’inserimento nei prontuari, per ritiro dal mercato da parte delle aziende produttrici o la non commercializzazione dei medicinali in Italia. C’è poi un carico legato alla burocrazia (35%), ad esempio accesso ai farmaci per i quali la prescrizione è subordinata al piano terapeutico; farmaci in sperimentazione etc; o i disagi e le difficoltà per le persone malate o le famiglie per gli spostamenti (l’84,3%), per le giornate di lavoro “perse”, permessi lavorativi (48,6%) richiesti”. Sono questi alcuni dei maggiori problemi che denunciano i cittadini relativamente ai servizi delle farmacie ospedaliere.
 
E per questo nasce il progetto “Monitoraggio civico delle farmacie ospedaliere. Focus sulla distribuzione dei farmaci”, promosso da Cittadinanzattiva con il Patrocinio della SIFO, e il sostegno non condizionante di Teva, presentato oggi a Napoli in occasione della giornata di apertura del Congresso nazionale 2018 della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende sanitarie.
 
 
“L’attività di monitoraggio civico – si legge in una nota -  si realizzerà attraverso una fase di osservazione diretta da parte dei volontari del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva e interviste a cittadini e responsabili e direttori del servizio farmaceutico delle strutture ospedaliere e delle ASL. I dati del monitoraggio e le azioni di miglioramento individuate saranno presentati nella seconda metà del 2019”.
 
“Alle farmacie ospedaliere e ai servizi farmaceutici delle ASL sono assegnati compiti molto importanti, legati ai diritti fondamentali dei pazienti, utilizzando contemporaneamente al meglio le risorse a disposizione. La crisi economica, il definanziamento del SSN e scelte errate di politica sanitaria possono mettere a rischio la garanzia del perfetto equilibrio. Per questo abbiamo deciso di avviare questo monitoraggio civico e apprezziamo la ferma volontà della SIFO di stare al nostro fianco, mettendosi in gioco e collaborando attivamente a questa attività, nella consapevolezza che è necessario migliorare il proprio lavoro partendo da una valutazione condivisa dei servizi erogati”, queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva.
 
“Abbiamo scelto di sostenere questo progetto di Cittadinanzattiva perché crediamo che il monitoraggio attivo dei servizi sanitari da parte dei cittadini sia un valore indiscutibile a cui puntare quando si cerca di individuare le  criticità e i miglioramenti da apportare ai servizi ed alle organizzazioni”, sottolinea la presidente di SIFO, Simona Serao Creazzola, “Partire dall'osservazione è d'obbligo, poiché la SIFO ha intenzione di investire sempre più nella definizione di standard professionali che possano evidenziare l'importante lavoro svolto quotidianamente nelle organizzazioni dai farmacisti delle aziende sanitarie per garantire un'assistenza farmaceutica uniforme ed un accesso equo alla cura”.
 
“Il ruolo della farmacia – prosegue la nota - , oggi, assume sempre maggiore rilevanza all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. Il farmacista, insieme alle altre figure professionali quali ad esempio infermieri e medici, è sempre di più un punto di riferimento per il cittadino, contribuendo in maniera sostanziale a contrastare le disuguaglianze in sanità, garantire sicurezza delle cure, tempi e accessibilità, favorire l’aderenza alle terapie, etc”.

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