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Mercoledì 05 DICEMBRE 2018
Decreto Semplificazione. Sigm: “Strumento giusto ma molti nodi sono ancora irrisolti”

I Giovani Medici plaudono allo strumento ma evidenziano come rimangano dei temi da affrontare come il disallineamento tra le selezioni per l’accesso alle scuole di specializzazione ed i concorsi regionali per l’accesso ai corsi di formazione in medicina generale. E ancora: “Corsi di Medicina generale deve diventare specializzazione”

“Il Decreto Semplificazione può “essere lo strumento legislativo per risolvere le note ed irrisolte criticità pendenti che riguardano il percorso formativo post-lauream dei Giovani Medici”. Così in una nota l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) che però evidenzia come vadano risolti alcuni nodi.
 
“Rimangono ancora irrisolte alcune criticità che la nostra Associazione, ormai da anni, ha portato all’attenzione della politica, la risoluzione delle quali non può più essere disattesa. – incalzano i  Giovani Medici (SIGM) - Avevamo rappresentato l’esigenza di migliorare l’organizzazione del concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione, anche attraverso l’adozione di un intervento urgente in sede legislativa atto a superare l’attuale disallineamento tra le selezioni per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina ed i concorsi regionali per l’accesso ai corsi di formazione specifica di medicina generale (peraltro ancora gestiti a livello locale ed oggetto di periodiche lamentele dei candidati per difetto di trasparenza), che è alla base del fenomeno cronico della perdita di contratti di formazione e borse di studio, laddove la platea dei candidati alle selezioni è per larga parte sovrapponibile. La mancata unificazione delle due selezioni, entro il corrente anno, comporterà inevitabilmente anche per l’anno successivo l’ennesimo spreco di risorse preziose, alimentando ancora l’imbuto formativo e penalizzando ulteriormente quanti non hanno ancora avuto la possibilità di accedere alla formazione post-lauream”.
 
“In ultimo – prosegue la Sigm - , ma non da ultimo, a seguito dell’inchiesta del Corriere della Sera e della Gabanelli, avevamo proposto, rimanendo ad oggi inascoltati, di procedere al potenziamento del sistema di accreditamento delle scuole di specializzazione, estendendolo anche ai corsi regionali di formazione specifica di medicina generale, che meritano finalmente di evolvere in vere e proprie Scuole di Specializzazione,  e rendendo al contempo più stringenti le attività di monitoraggio degli Osservatori Regionali”.
 
“In attesa di poter lavorare ad una generale riorganizzazione del sistema formativo pre e post-lauream - concludono i Giovani Medici - rivolgiamo un appello alle forze governative affinché mandino un segnale serio di discontinuità con quanto fatto in passato, per gettare le basi di un reale cambiamento già dall’inizio di questa Legislatura. Ci aspettiamo che questo Governo sia sin da subito emblema del cambiamento e superi qualsiasi conservatorismo. Le criticità che riportiamo sono note e affliggono da anni il corso formativo dei Giovani Medici dopo la laurea: questo decreto è l’ultima possibilità per risolvere problemi già noti e inveterati, che altrimenti si presenteranno anche il prossimo anno e renderanno ancora più drammatico l’imbuto formativo post-laurea”.

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