quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 10 DICEMBRE 2018
Policlinico Umberto I. Nuove assunzioni e personale in servizio a rischio

Sciopero di infermieri e ausiliari esternalizzati del Policlinico. A proclamarlo le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil dopo che la Regione Lazio ha autorizzato l’assunzione di 200 infermieri, e chi già lavora nei reparti, magari da 15 anni, con salario più basso e meno tutele, rimarrà senza lavoro. A denunciarlo Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp-Cgil Roma e Lazio, Cisl-Fp Lazio e Uil-Fp Roma e Lazio.

Il 14 dicembre sarà sciopero dei 700 infermieri e ausiliari esternalizzati del Policlinico Umberto I. A proclamarlo le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil dopo che la Regione Lazio ha autorizzato l’assunzione di 200 infermieri che – dice la delibera – “dovranno consentire proporzionalmente e progressivamente la riduzione delle ore di prestazioni infermieristiche erogate dalla Cooperativa Osa”. Tradotto: saranno assunte 200 nuove unità di personale e chi già lavora nei reparti del Policlinico, magari da 15 anni, con salario più basso e meno tutele, rimarrà senza lavoro.
 
“Una situazione surreale”, denunciano Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp-Cgil Roma e Lazio, Cisl-Fp Lazio e Uil-Fp Roma e Lazio. “La Regione Lazio e la direzione dell’Umberto I stanno scatenando una guerra tra lavoratori. E’ inaccettabile che si proceda a colpi di delibere unilaterali, quando giusto pochi giorni fa di fronte al Prefetto di Roma, dove peraltro siamo stati convocati per difendere salari e tredicesime a rischio degli stessi lavoratori, si era deciso di istituire un tavolo tecnico tra Regione, Policlinico e sindacati per gestire una vicenda già esplosiva".

“Venerdì prossimo tutti i lavoratori esternalizzati saranno in sciopero. L'esperienza e la professionalità maturate negli anni dai lavoratori della Cooperativa Osa non possono essere ignorate, così come va garantito il percorso assunzionale. È fondamentale riportare il confronto al tavolo con azienda e Regione, per la salvaguardia del lavoro e dei servizi", concludono i segretari generali. "La mobilitazione andrà avanti fino a che non ci saranno risposte certe".

© RIPRODUZIONE RISERVATA