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Mercoledì 12 DICEMBRE 2018
Emilia Romagna. Bilancio 2019, tra i provvedimenti l’abolizione del superticket e 1.000 nuove stabilizzazioni in ambito sanitario

33 milioni verrano stanziati per l'abolizione, dal 1° gennaio 2019, del superticket sanitario e del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite. Prosegue anche il piano di investimenti in edilizia sanitaria e il consolidamento delle politiche per la non autosufficienza. Bonaccini: "E' la manovra di un'Emilia-Romagna che non si vuole fermare". GLI INTERVENTI PER SETTORE

"Dal 1° gennaio 2019, abolizione del superticket sull’acquisto di farmaci e per l’assistenza specialistica (visite ed esami) per le persone con reddito familiare al di sotto dei 100 mila euro. Abolito anche il ticket base da 23 euro per le prime visite specialistiche per le famiglie con due o più figli a carico (33 milioni)". A darne notizia, un comunicato stampa della Regione Emilia-Romagna.

"Assistenza domiciliare, centri diurni, assegni di cura: prosegue il consolidamento dei provvedimenti sullo stato sociale e le politiche di contenimento tariffario, attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza, presente in Emilia-Romagna e che per mole di risorse supera quello nazionale (oltre 470 milioni).

A sostegno delle farmacie rurali dei piccoli centri emiliano-romagnoli andranno 400 mila euro, risorse che saranno confermate anche per gli anni 2019-2021.

Prosegue poi il piano di investimenti in edilizia sanitaria (stanziati dal 2015 quasi 437 milioni di euro). Da segnalare il progetto per la costruzione di nuovi ospedali a Piacenza e a Cesena; il completamento del piano di realizzazione, entro il 2019, delle 120 Case della salute programmate, per arrivare alle complessive 142 entro il 2023; i Poli materno infantili: per quelli di Reggio Emilia, Modena e Bologna sono stati stanziati 98 milioni".

Sono alcune delle voci del Bilancio di previsione 2019-2021 della Regione Emilia-Romagna, "che per il prossimo anno ammonta a 12,4 miliardi di euro, di cui 8,4 stanziati dal Fondo sanitario nazionale per la sanità regionale. Il progetto di legge - spiega la nota -, approvato dalla Giunta e presentato ieri nella sede di viale Aldo Moro dal presidente Stefano Bonaccini e dall’assessora al Bilancio, Emma Petitti, ha già iniziato il suo iter nelle commissioni consiliari. L’arrivo in Aula per l’esame e il via libera definitivo dell’Assemblea legislativa è previsto entro la prossima settimana, prima della pausa natalizia.
 
“Questo è la manovra di un’Emilia-Romagna che non si vuole fermare - afferma il presidente Bonaccini -. Di una Regione aperta e solidale, che investe e innova, che attrae persone e investimenti, e sa esportare eccellenze grazie ai saperi di questa terra. Mettiamo in campo misure per le nostre famiglie e le nostre imprese, con un’attenzione particolare per chi ha più bisogno. Ormai da quattro anni siamo primi per crescita, export e occupazione e chiediamo di poter andare avanti con i nostri progetti sul fronte delle infrastrutture e della manutenzione del territorio. Anche per questo chiediamo maggiore autonomia regionale, sulla quale, lo ribadisco, siamo pronti a firmare già domani l’intesa col Governo, convinti di poter gestire meglio e più velocemente programmi e risorse”.
 
“Non abbiamo risolto tutti i problemi, anzi - continua Bonaccini -. Resta aperta una questione strutturale di equità sociale e distribuzione del reddito, a partire dal lavoro precario di tanti giovani. Anche da questo siamo partiti per arrivare a firmare, nell’ambito del Patto per il Lavoro, un Accordo specifico per i Giovani, dove ci siamo impegnati a investire ulteriori 260 milioni di euro. Pensiamo a politiche di coesione e redistribuzione che assicurino anzitutto alle persone più deboli di non essere o sentirsi tagliate fuori e abbandonate: per primi abbiamo introdotto il Reddito di solidarietà e per primi stiamo azzerando il superticket in sanità, solo per citare due esempi. Credo davvero - chiude il presidente della Regione - che qui, in Emilia-Romagna, venga realizzata nei fatti una proposta credibile e alternativa a quella del Governo, che sceglie invece di bloccare gli investimenti e che più che sostenere il lavoro si occupa di creare sussidi”.
 
 “E’ un bilancio in crescita - aggiunge l’assessora Emma Petitti -, che riduce il debito di 50 milioni rispetto all’anno precedente e che dà il senso di una solidità che ci permette di essere la Regione più virtuosa a livello nazionale. Peraltro, intendiamo continuare a valorizzare le risorse interne e proseguire col piano delle stabilizzazioni per ridurre sempre di più il precariato. Oltre a proseguire con l’azione di riordino e razionalizzazione della spesa, continuando nel lavoro di innalzamento dell’efficienza, concentrandoci sulla semplificazione amministrativa e l’alleggerimento delle procedure burocratiche a beneficio di cittadini, imprese e territori”.

"Il Bilancio di previsione innesca investimenti complessivi per quasi 1 miliardo di euro: ai 490 milioni dovuti al meccanismo virtuoso di gestione dei Fondi europei e ai 360 di fondi regionali propri - conclude la nota -, si aggiungono i 100 milioni generati dal piano sull’impiantistica sportiva, con 135 interventi di ristrutturazione di palestre, piscine, campi e spazi all’aperto, palazzetti o costruzione di nuove strutture da Piacenza a Rimini (35 milioni lo stanziamento regionale, ulteriori 8,1 nella nuova manovra).

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