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Mercoledì 12 DICEMBRE 2018
Emiliano: “La Puglia finanzia la ricerca sui farmaci innovativi, dobbiamo sfruttare opportunità senza sprecare risorse”

Il Presidente della Regione Puglia a margine del corso su Appropriatezza clinica ed organizzativa nel trattamento del carcinoma del polmone svolto a Manduria, ha sottolineato che la Regione ha sempre finanziato tutti i farmaci innovativi  di provata efficacia, ma il sistema pugliese deve sfruttare le opportunità senza sprecare risorse con farmaci che in molti casi potrebbero persino essere abbandonati dalle case farmaceutiche.

“Oggi la ricerca ci mette di fronte a farmaci innovativi costosissimi, non sempre efficaci, e bisogna stabilire in che modo essi vanno utilizzati oppure no, perché laddove si sbagli e si perda l'occasione dell’efficacia del farmaco, non solo si danneggia la salute del paziente ma si sprecano risorse economiche che poi si rischia di non poter impiegare in maniera corretta”.

Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a margine del corso su Appropriatezza clinica ed organizzativa nel trattamento del carcinoma del polmone svolto a Manduria.

“Da questo punto di vista – ha proseguito Emiliano - il lavoro del medico è veramente da grande stratega perché deve fare una previsione di come andrà, deve valutare se il farmaco può dare qualche giorno, qualche mese, qualche anno di vita in più, e tutte queste valutazioni sono l'altra faccia del sistema universale che, come nel nostro Paese, deve garantire parità di cura a tutti”.

Il presidente della Regione ha sottolineato che la Regione Puglia ha sempre finanziato tutti i farmaci innovativi, come ad esempio quello sull’epatite C che ha consentito la guarigione di tantissime persone.

“Era però – ha spiegato - un farmaco testato ed efficacissimo quindi non abbiamo avuto problemi a investire e a sfondare nei nostri bilanci di fronte alla certezza dell'utilità di questo farmaco.

Qui oggi invece – ha precisato il presidente della Regione - stiamo parlando di farmaci, alle volte in fase sperimentale, che in molti casi potrebbero persino essere abbandonati dalle case farmaceutiche e nel frattempo vanno sperimentati e costano moltissimo. Occorre quindi – ha concluso - che il sistema pugliese sia abile nello sfruttare queste opportunità senza sprecare risorse”.
 

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