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Venerdì 28 DICEMBRE 2018
Ospedale di Amatrice: è polemica tra la Regione e il Commissario su dove ricostruirlo: in paese o sullla vicina strada statale?

Da una parte il nuovo commissario Farabollini, nominato dal governo Conte, che chiede ulteriori indagini sulla criticità dell'area individuata per la ricostruzione. Dall'altra, la Regione Lazio con Nicola Zingaretti in accordo con il comune di Amatrice per avviare i lavori e riscostruirlo dov'era prima del crollo. In mezzo, la Germania, con i 6 milioni di euro donati dalla Merkel nel 2017.

Tutti i passaggi necessari per la ricostruzione dell'ospedale di Amatrice, semidistrutto dal terremoto dell'agosto 2016, sono stati portati a termine e l'avvio dei lavori sembrava cosa fatta, specie grazie al contributo della cancelliera Angela Merkel di 6 milioni di euro (su un totale di 15,4) nel 2017 a seguito di una visita a Berlino dell'allora sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
 
Fino a quando, lo scorso ottobre, è avvenuto il cambio di guardia nella struttura commissariale per il terremoto, alle strette dipendenze di Palazzo Chigi. Al posto della deputata Pd Paola De Micheli, è arrivato il geologo Piero Farabollini (M5S), nominato dal governo Conte, che - come si legge in un articolo del Messaggero - prima di Natale ha scritto alla Regione Lazio chiedendo di "sospendere i lavori", arrivati all'assegnazione del bando definitivo che scade a gennaio.
 
La motivazione, la volontà di fare ulteriori indagini "sulla criticità dell'area individuata", visto che è quella colpita dal sisma. In base a quanto ha dichiarato Farabollini al Fatto Quotidiano qualche giorno fa, la cosa avrebbe "fatto storcere il naso anche ai tedeschi". L'alternativa proposta è di spostare l'ospedale a valle, sulla strada statale Salaria. Zingaretti, al contrario, in asse con il comune di Amatrice, vuole andare avanti.
 
Da qui, il conflitto, con il rischio che i fondi stanziati dalla Germania rimangano bloccati, così come le istanze dei residenti della zona di Amatrice che sono rimasti senza ospedale.
 
Contattato da Il Messaggero, però, l'ufficio affari economici dell'ambasciata tedesca in Italia ha smentito qualsiasi tipo di intromissione: "Il nostro accordo - dice una fonte diplomatica - è indipendente dalla logistica. Noi ci limitiamo a essere cofinanziatori, l'importante è che si rispetti il cronoprogramma affinché la struttura possa vedere la luce nel minor tempo possibile".
 
Intanto dalla Regione, l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato fa sapere in una nota diffusa oggi pomeriggio che "sono state effettuate tutte le verifiche tecniche di fattibilità e l’Anac (l'Autorità nazionale anticorruzione) non ha espresso alcuna obiezione sulla gara per la progettazione esecutiva. Ora dobbiamo andare avanti. Di tutto ciò è stato informato il Commissario per la ricostruzione. Nel frattempo è stato reso operativo il nuovo PASS (Posto di assistenza socio sanitaria) di Accumoli sulla via Salaria che fornisce un servizio importante di assistenza territoriale”.
 
“L’unica cosa che ci interessa - precisa l'assessore - è ricostruire l’ospedale in tempi certi".
 

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