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Mercoledì 02 GENNAIO 2019
Precariato medico. Sigm e Aim all’assessore Razza: “Congeli il suo decreto”

“Così come strutturato non mette al riparo dalla previsione che i medici stabilizzati possano decidere di chiedere di spendere in tutti gli ambiti contemplati dall’accordo collettivo nazionale il titolo acquisito a seguito dell’ammissione in sovrannumero ai corsi di formazione specifica di medicina generale”.

Le sezioni siciliane dell’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) e dell’Associazione Italiana Medici (Aim) intervengono nuovamente sull’emanazione del Decreto dell’Assessorato Regionale alla Salute concernente “Misure per il superamento del precariato del “personale medico sostituto” operante nei servizi di emergenza 118”.
 
“Siamo favorevoli alla stabilizzazione dei medici precari che, da anni, reggono le sorti delle emergenze sanitarie territoriali nella nostra Regione. Siamo di fronte ad un problema noto e diffuso, cui alcune Regioni (Piemonte, Emilia-Romagna e Liguria) hanno già posto rimedio con delle decretazioni che hanno sanato la posizione di questi medici, ai quali sono state aperte le porte della titolarità della convenzione, senza tuttavia amplificare gli effetti dell’errore concettuale di ricomprendere le emergenze territoriali nell’alveo della medicina generale”, affermano le due associazioni.
 
Per Sigm e Aim si tratta “di un problema di impostazione culturale, prima di ogni altra cosa, generato dalla deriva storica che ha demandato al livello della contrattazione l’inquadramento di alcuni profili professionali che operano nel territorio in regime di convenzione col Servizio Sanitario pubblico”.
 
“Per il superamento di tali criticità la sede propria – scrivono ancora - dovrebbe essere quella legislativa, al fine di uniformare le decisioni a livello nazionale, e per questo auspichiamo un autorevole intervento del Parlamento per disciplinare la materia, conferendo dignità ed autonomia al settore della medicina delle emergenze sanitarie territoriali, a partire dalla necessità di definire un core curriculum formativo e di competenze da adottare a livello nazionale”
 
“Ci permettiamo, pertanto, di chiedere all’Assessore Razza di voler parimenti intervenire per sensibilizzare il livello centrale al fine di adottare una soluzione uniforme all’annosa vicenda in questione, congelando al contempo i contenuti del proprio decreto, che, così come strutturato, non mette al riparo dalla previsione che, in futuro, i medici stabilizzati possano decidere, peraltro comprensibilmente, di chiedere di spendere in tutti gli ambiti contemplati dall’accordo collettivo nazionale il titolo acquisito a seguito dell’ammissione in sovrannumero ai corsi di formazione specifica di medicina generale, nonostante le limitazioni poste dal medesimo Decreto Assessoriale rispetto a tale ipotesi. Ad ogni modo, ribadiamo la nostra disponibilità, ad oggi disattesa, ad un confronto trasparente nelle sedi istituzionali su questo e su altri temi”, concludono.

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