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Lunedì 07 GENNAIO 2019
Nuovo ospedale di Padova. Intervista a Boron: “Sarà un punto di riferimento regionale, ma anche nazionale e internazionale”

Entra nel vivo il percorso di realizzazione della struttura, dopo anni di polemiche e discussioni incentrate, in particolare, sulla scelta dell’area in cui far sorgere il nuovo ospedale, poi individuata a San Lazzaro. Un’operazione che prende le mosse dalla precedente Giunta padovana guidata da Massimo Bitonci. Assessore comunale all'edilizia era Fabrizio Boron, oggi presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale.

Dopo oltre vent’anni di discussione, il nuovo polo ospedaliero di Padova verrà realizzato a San Lazzaro, zona est di Padova, su circa 520.000 metri quadrati, comprese le opere di complemento. Un’opera da 600 milioni di euro che verrà finanziata in parte con fondi diretti della Regione Veneto oltre a fondi provenienti o dal fondo statale per l’edilizia ospedaliera, o da altri investitori quali CDP INAIL BEI. Un’operazione che prende le mosse dalla precedente amministrazione padovana, con l’allora ex Sindaco Massimo Bitonci che individuò l’attuale area, poi confermata dall’attuale Sindaco Giordani.
 
Secondo gli accordi fra Regione e Comune, in futuro esisteranno due ospedali: il nuovo polo sanitario che dovrebbe diventare anche campus universitario e scuola di medicina, oltre che l’esistente azienda ospedaliera in via Giustiniani. Incontriamo l’ex Assessore all'edilizia della giunta Bitonci, ora Presidente della V° Commissione Sanità regionale, Fabrizio Boron.

Presidente Boron, perché il nuovo Policlinico di Padova ridisegnerà la sanità veneta?
Il nuovo policlinico ridisegnerà la sanità veneta perché verrà creato un polo sanitario hub a livello regionale e, quindi, diverrà punto di riferimento a livello regionale, ma anche nazionale e internazionale, sia sul piano clinico che di ricerca, con tecnologia d’avanguardia. Con questo nosocomio verrà rideterminata la sanità Padovana, non solo perché verrà creato un nuovo complesso sanitario, ma anche perché con questo progetto si investirà nella ristrutturazione dell’Azienda Ospedaliera di Padova in via Giustiniani, che ingloberà al suo interno l’ospedale S. Antonio.

Il progetto, come vede, tocca molti ambiti inoltre: verranno bonificate delle aree con demolizioni di vecchi fabbricati quali quelli sopra le mura cinquecentesche e per ultimo l’abbattimento del vecchio monoblocco, vi sarà un riordino di alcuni padiglioni con il rifacimento del nuovo pronto soccorso. Inoltre, sempre nell’ospedale giustinianeo, sta per nascere il nuovo edificio Pediatrico in grado di ospitare mamma e bambino, con spazi adeguati a questo comparto che vede necessità sempre più urgenti.

Perché il nuovo Policlinico sarà un riferimento europeo?
Sarà un riferimento europeo perché avrà un campus universitario al suo interno ed una strettissima collaborazione tra mondo medico e mondo accademico. Padova vanta la seconda scuola di medicina più vecchia al mondo e a tutt’oggi collabora con le migliori università del mondo. Perciò creando un nuovo Policlinico ospedaliero, si creeranno nuove sinergie a livello mondiale.

Quanto costa e come pensate di finanziarlo?
Il costo finale è stimato attorno ai 600 milioni di euro, soldi che provengono in parte dal bilancio regionale (50 milioni annui per gli anni 2017 – 2018 - 2019 quindi 150); inoltre sono state fatte le opportune richieste al fondo edilizia ospedaliera al ministero della salute che, ex articolo 20 (legge finanziaria 67/88), ha già assicurato un sostegno significativo, oltre che alla Banca Europea per gli Investimenti e all’INAIL

Quando, secondo Lei, potrebbe iniziare e terminare l'opera?
Il Comune di Padova ha trasferito la proprietà delle aree da poco più di un mese. Fatto questo, il passo più importante, si è già dato mandato all’Azienda Ospedaliera di Padova quale Stazione Appaltante di iniziare l’iter per il Bando di gara per la  progettazione e successivamente si potrà dar corso alla gara pubblica per la sua realizzazione. A mio modesto parere, salvo ricorsi al TAR o Consiglio di Stato ci vorranno 8/10 anni.

È il più grande investimento pubblico su Padova ed in Sanità Regionale dei prossimi vent’anni, porterà un impulso al progresso medico e scientifico importantissimo e darà a Padova una centralità Mondiale nel campo Sanitario. Inoltre l’impatto economico e le potenzialità lavorative che creerà saprà finalmente dare opportunità ai nuovi medici, invece di emigrare in altri paesi , oltre ad attrarre i più grandi professionisti.
 
Endrius Salvalaggio

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