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Lunedì 07 GENNAIO 2019
All’Asl Rm1 gara di appalto pluriennale per infermieri, ostetriche e Oss. Fials Lazio: “Strada bloccata alle assunzioni fino al 2023”

Il sindacato chiede di ritirare l’aggiudicazione. “Zingaretti non puà lasciare un’eredità così pesante per i cittadini, ossia 60 milioni di euro circa di appalti. È piuttosto ora di fare mettere in pratica gli impegni sottoscritti per lo sblocco del turnover e quindi le nuove assunzioni del precariato che vanta anni e anni di esperienza”. LA DELIBERA DELLA ASL

“Parodiando una celeberrima frase della filmografia italiana a ridosso degli anni ‘90 ci viene facile promuovere l’incipit ‘Zingaretti fai qualcosa di sinistra!’. E già perché dagli ultimissimi atti firmati dal governatore del Lazio emerge tutt’altro che una politica sociale per rilanciare l’offerta assistenziale, incentivare il personale sanitario e limitare il dispendio economico. Ed è proprio su questo punto che ci vogliamo soffermare: i nuovi appalti pluriennali per quasi 60 milioni di euro aggiudicati presso l’azienda sanitaria Roma 1”. Ad affermarlo, in una nota, la Segreteria provinciale Fials di Roma.

Analizzando i documenti inerenti l’aggiudicazione della gara di appalto (deliberazione del direttore generale dell’Asl Roma 1 n. 1290 del 28.11.2018) per il personale infermieristico ostetrico e per altrettanti operatori socio sanitari, il sindacato evidencia come “tale assegnazione che varrà ben 4 anni per un totale di 58milione e 591 mila euro, e un lasso di tempo che va da aprile 2019 a marzo 2023 bloccherà la strada a qualsiasi assunzione di infermieri, Oss e altrettanto di ostetrici. Altro che concorsi aperti al personale sanitario. Certo i concorsi verranno fatti ma poi potranno facilmente decadere e non portare ad alcun contratto a tempo indeterminato”.

“Piuttosto ci rivolgiamo alla Regione affinché chiarisca i punti in questione e soprattutto ritiri l’aggiudicazione al fine di trattare il sistema sanitario dell’Asl Roma 1 con la dovuta appropriatezza e coerenza. Ecco sono questi i vincoli sui quali lavorare secondo le necessità del territorio. Non si può pensare di essere credibili – precisa la nota Fials – impegnando 1 milione e  204 mila euro per l’affitto di personale esterno per un intero trimestre. Altrettanto contando che l’aggiudicazione vincolerà Regione e territorio fino al 2023”.

“Ci appelliamo alla Regione e al governatore Nicola  Zingaretti sperando che non sia ormai troppo svincolato dagli impegni del Lazio e troppo dirottato verso la candidatura alla guida del suo partito – aggiunge il sindacato -. Non può il governatore lasciare un’eredità così pesante per i cittadini ossia 60 milioni di euro circa di appalti che equivalgono a 60 milioni di debiti evidenti quando ancora non è stato firmato dal governo nazionale alcun decreto per la revoca della procedura di rientro”.

“E’ piuttosto ora di fare chiarezza e mettere in pratica gli impegni sottoscritti per lo sblocco del turnover e quindi le nuove assunzioni del precariato che vanta anni e anni di esperienza – conclude la Fials Lazio -. E’ giunto il momento per Zingaretti e l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato di dare risposte al personale sanitario e ai cittadini utenti costretti sempre più spesso a rivolgersi alle strutture private. Unica via percorribile è quella di sanare il precariato adducendo i dovuti concorsi e sospendendo l’intermediazione di manodopera esterna”.

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