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Martedì 08 GENNAIO 2019
Quali ideali per chi crede nella propria professione?



Gentile direttore,
apro questa lettera con un aforisma di uno scrittore vicino a quello che fu l’idealismo magico: “Sono più le persone disposte a morire per degli ideali, che quelle disposte a vivere per essi”, H. Hesse. Intendiamoci, questa non vuole essere una lezione di letteratura ma una proposta di lettura del passato.
 
Facciamo il punto:
- 11 gennaio 2018. Legge n. 3 Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute. - 10 agosto 2018. Decreto Determinazione degli standard di sicurezza e impiego per le apparecchiature a risonanza magnetica.
 
- 28 dicembre 2018. L’Assemblea degli iscritti dell’Ordine Professionale dei Tsrm e Pstrp di Torino Aosta Alessandria e Asti, boccia il bilancio previsionale per l’anno 2019
 
- 03 gennaio 2019. Sentenza del TAR Piemonte (Sezione seconda): “annullamento della deliberazione n. 24 in data 13 dicembre 2017 dell'Assemblea Ordinaria del Collegio Professionale Interprovinciale Tecnici Sanitari di Radiologia Medica di Torino .. istituisce l'obbligo dei singoli iscritti di contrarre, mediante adesione obbligatoria, una polizza assicurativa collettiva predeterminata ed approva la determinazione, nell'ambito del bilancio annuale per l'esercizio 2018, della tassa d'iscrizione al Collegio per l'anno 2018 …”
 
Questa che potrebbe sembrare una cronistoria di ciò che è accaduto nell’anno appena chiuso, è invece un modo per comprendere il presente e il futuro.
 
A proposito del riordino delle professioni sanitarie, moltissime sono state le opinioni sulla rete, ma, nessuna di queste proponeva un’alternativa reale. Gli elenchi speciali sono un compromesso che mette d’accordo tutti, “gli istruiti e i non” e chi, invece, sembra caduto dalle nuvole alle poltrone di belle scrivanie.
 
La facile ironia sui social non è stata portavoce - ciò che ci si aspetta da un processo di stimolazione delle coscienze - di un cambiamento che avrebbe minorato un servizio sanitario, di per sé in difficoltà (Il Ssn compie 40 anni. Lunga vita al Ssn! Le riflessioni di Gimbe).
Il decreto 10 agosto 2018 ha introdotto il “personale autorizzato”: operatori che svolgono con continuità la loro attività all’interno del sito rm adeguatamente formati sui rischi specifici derivanti dalla presenza dell’apparecchiatura Rm e provvisti di specifica idoneità lavorativa. Perché non ci sono le rispettive diciture che identificano il Tsrm nel ruolo di professionista competente nell’ambito di esecuzione dell’esame?
 
Anche qui la colpa è di qualcuno che è caduto dalle nuvole? Ciò che appare chiaro è quanto ancora ci sia il bisogno di sensibilizzare chi è ignaro di giochi di parole. Esiste l’urgente necessità di trasmettere, ai più giovani, la consapevolezza che viviamo nel precariato delle responsabilità professionali e di un futuro altrettanto povero. Un futuro che ci vede ancora più schiavi della nostra responsabilità di non far niente. Qualcuno, invece qualcosa l’ha fatta, una svolta!!
 
Il 28 dicembre 2018, l’assemblea degli iscritti dell’Ordine Professionale di Torino Aosta Alessandria e Asti si è riunita per valutare gli ordini del giorno. Al vaglio dei presenti, si è posta anche la valutazione e conseguente votazione del bilancio previsionale per l’anno 2019. Con il diritto di delega art. 35 del DPR 05/04/1950, n. 221 e il lavoro di informazione costante della Consulta TSRM, il verdetto è stato raggiunto da un numero ragionevole di presenti, per alcuni ritenuto “insolito”, a dimostrazione che cambiare è possibile ... ma solo se c'è partecipazione!!
 
A chiosa del ritorno al futuro, notizia che ha destato stranamente interesse in tutti, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda), come spiegato correttamente nell’articolo citato, ha annullato l’obbligatorietà della stipula di una polizza assicurativa imposta dalla Federazione nazionale.
 
Quale più grande traguardo per dimostrare che forse è il momento di valutare l’operato di chi decide del nostro futuro.
 
Mi consenta alcune riflessioni: la sanità è ancora un punto forte del nostro paese, perché non c’è stata una crescita lineare per tutti i protagonisti del settore? Perché, prossimi all’inizio di un nuovo decennio, non viene dato merito alla completezza dei profili professionali sanitari? C’è stata una volontaria limitazione di crescita?
 
Appare ovvia la mia ironia date le insite risposte. Il rispetto delle competenze, miglioramento della formazione universitaria, master riconosciuti sul campo lavorativo non solo dal Miur e Ministero della Salute, ampliamento degli aspetti tecnicopratici (es. corso di veni-puntura, sottoscrizione del consenso informato, ..) non devono essere visti come un miraggio oasi nel deserto ma sogni che uniscono un’intera categoria, adesso un gruppo fatto non più di solo 28.000 professionisti.
 
La crescita di un gruppo si realizza credendo in ideali non soppiantati da accordi. I sogni si vivono, non perché senza saremmo morti, ma per risultati più alti, risultati fruibili a tutti.
 
Realizzare un sogno è un insegnamento a chi ha veduto i propri messi da parte per uno spazio di appagamento. Ripartire dagli ideali, da un nuovo gruppo, seppur eterogeneo, ma con una gran voce al seguito. Il cambiamento esiste se partecipato. Ad maiora.
 
Dott. Marco Bertolino
Tecnico Sanitario d Radiologia Medica – Ospedale “A.Manzoni” - ASST Lecco

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