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Mercoledì 09 GENNAIO 2019
Spot Tv. I medici stiano attenti non solo ai risarcimenti ma anche al colesterolo



Gentile direttore,
sono una collega de La Verità, seguendo attentamente il tuo giornale per la sensibilità con cui vengono trattati gli argomenti inerenti la sanità, ho deciso di scriverti per sottoporti una cosa che mi ha piuttosto colpito. Sulle colonne del tuo giornale ho letto il vivace dibattito scaturito dalla pubblicità sui risarcimenti per gli errori dei medici con una testimonial molto nota. Tanto ferme le prese di posizione dei medici che la Rai ha deciso di bloccare lo spot. Nel frattempo ne va in onda un altro, poco scientifico, che mi lascia molto perplessa. Il protagonista dice di avere problemi di colesterolo e di aver deciso di curarsi con un farmaco che gli ha consigliato “un’amica”. Forse il colesterolo non è una malattia ma è sicuramente il sintomo di una situazione di disagio a cui bisogna porre rimedio.
 
E allora, basta il consiglio di un’amica o dovrebbe essere il medico a consigliare il paziente (ahimè sempre meno paziente e sempre più esigente)? E come mai i medici, “scavalcati” da una semplice amica, non dicono nulla in proposito? Dall’amica a internet il passo è breve: basta consultare la rete per sapere di cosa si soffre e contestare il medico se non propone le stesse cure della rete. Insomma, non ci sono di mezzo i risarcimenti, ma di certo la professione e il ruolo di chi ha come obiettivo primario la tutela del cittadino.
 
Sarina Biraghi
Giornalista de La Verità

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