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Venerdì 11 GENNAIO 2019
Lecce. Omceo incontra il nuovo Prefetto: la sicurezza degli operatori al centro del confronto

Tra le strategie condivise, la creazione di un Osservatorio per studiare e prevenire il fenomeno, l’avvio di un confronto tra commissioni congiunte e la realizzazione di eventi formativi per fornire nuovi strumenti agli operatori ma anche per “dare un segnale forte e positivo di interazione, premessa per una vicinanza delle istituzioni dello Stato ai cittadini”.

In un clima di “grande cordialità e condivisione istituzionale” si è svolto un incontro tra il Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta, da poco insediatasi nella sede di Lecce, e una delegazione dell’Ordine dei Medici di Lecce rappresentato dal Presidente Donato De Giorgi e il vice-Presidente Gino Peccarisi che, oltre al “doveroso saluto”, ha portato la testimonianza di “un impegno concreto e fattivo di collaborazione tra Enti dello Stato”, porgendo il caloroso benvenuto nella comunità da parte dei Medici salentini.

Nel corso dell’incontro i rappresentati dell’Omceo, riferisce una nota, hanno evidenziato come “oggi la Sanità nazionale e quella del nostro territorio, in particolare, vivono una situazione di estremo disagio e incertezza, non riuscendo a fornire quelle dovute risposte di salute, di solidarietà, equità, accessibilità e sicurezza delle cure, cui l’OMCeO di Lecce, nella professionalità di tutti i suoi iscritti, è impegnato con il preciso obiettivo e con rinnovato orgoglio a rinsaldare un patto di fiducia per la salute e una’assistenza sempre migliore al cittadino. L’OMCeO di Lecce inoltre è pronto a fornire la più ampia e completa disponibilità a tutte le necessità che la Prefettura individuerà in ambito sanitario, anche e soprattutto in urgenze contingenti alla nostra comunità”.

L’Ordine dei Medici ha quindi ribadito “l‘impegno derivante dal dettato costituzionale, dal ruolo istituzionale e dal codice di deontologia di prendersi cura di tutte le persone ed in particolare delle più fragili, come espressione di forza culturale e non di debolezza (auspicando i chiarimenti legislativi necessari alla propria azione, per renderla più efficace e accessibile)”.

Nell’ambito dell’incontro si è ritenuto di condividere alcuni rilevanti alcuni ambiti di interesse congiunto ed in primo luogo quello della sicurezza sui posti di lavoro e, per quanto riguarda i Medici in particolare, nelle sedi di “trincea” (P.S., Continuità assistenziale, Reparti di Urgenza, ambulatori in contesti “difficili”). “I Medici sono stanchi di continue violenze di chi vorrebbe far rinunciare alla serenità, indispensabile premessa per una procedura complessa come quella dell’atto medico, sono stanchi di essere oggetto di violenze fisiche, verbali e di continue minacce, che solo raramente sono oggetto di cronaca nota al grande pubblico. I medici sono convinti che chi aggredisce un operatore sanitario e un Medico colpisce se stesso: la dignità del Medico è un segno tangibile di civiltà! La violenza e la mancata sicurezza si manifesta poi in altri ambiti (donne, bambini, migranti, varie forme di fragilità) con cui oggi il Medico (oggi più che mai!) deve fare i conti, soprattutto per una più attenta consapevolezza del problema”.

In quest’ottica, spiega l’Omceo, operativamente si è trovata una grande e costruttiva condivisione tra le parti, incentrata su:

•    “La creazione di un osservatorio la cui finalità è quella di prevenire il fenomeno delle aggressioni nell’ambito delle strutture sanitarie, l’attenta analisi delle criticità, il monitoraggio e la reportistica degli eventi sentinella, le iniziative per migliorare la sicurezza degli operatori e tutte le iniziative necessarie perché vengano sempre denunciati gli episodi criminosi”.

•    “Ci si è impegnati, coinvolgendo la ASL, la Regione, ecc, a ripartire dal lavoro precedentemente svolto, facendo il punto della situazione tra le parti interessate ad un anno dall’adozione di provvedimenti sulla sicurezza e la dignità dei Medici di Gardia Medica, provvedimenti che ad oggi presentano nuove e più allarmanti criticità”.

•    “Commissioni congiunte (quelle ordinistiche interessate a questa task force che si propone sono: “disagio medico, giovani, fragilità, pari opportunità, formazione, sportello del cittadino”)”.

•    “Eventi formativi, che si terranno congiuntamente, indispensabili a creare le premesse per un comune e consapevole agire, con l’obbiettivo condiviso di dare un segnale forte e positivo di interazione, premessa per una vicinanza delle istituzioni dello Stato ai cittadini, a cui è rivolta la loro missione di servizio”.

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