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Martedì 15 GENNAIO 2019
Scaramelli (Toscana): “Sul contratto di medici e dirigenti sanitari ritardo Governo lede diritti lavoratori”

“Il Governo del cambiamento azzera i passi in avanti fatti in questi ultimi tre anni e con un escamotage, del maxiemendamento alla legge di bilancio, fa perdere ancora altro tempo”, scrive oggi il presidente (PD) della Commisione Sanità della Toscana.

“Procrastinando ancora il blocco del contratto, il Governo lede i diritti acquisiti dei lavoratori. Invece di garantire i diritti di centocinquantamila medici e dirigenti sanitari, che da dieci anni sono in attesa del contratto, il Governo del cambiamento azzera i passi in avanti fatti in questi ultimi tre anni e con un escamotage, del maxiemendamento alla legge di bilancio, fa perdere ancora altro tempo. La questione non è solo garantire migliori condizioni a chi opera in sanità ma garantire la migliore assistenza a tutti”, così  Stefano Scaramelli, presidente Commissione sanità Regione Toscana del Partito Democratico.
 
“Nel luglio 2016 – prosegue - con la firma dall’accordo confederale quadro, si dava finalmente riconoscimento pieno alla specificità della dirigenza medica e sanitaria e autonomia con la possibilità di disporre di un proprio contratto distinto. Con i medici anche la dirigenza delle professioni sanitarie era stata riconfermata nella dirigenza sanitaria, mentre la dirigenza tecnica professionale e amministrativa del Sistema sanitario nazionale trovava adeguata collocazione nell’area della dirigenza delle Regioni e delle autonomie locali”.
 
“Se l’accordo quadro è stato uno strumento in favore della riapertura dei contratti di lavoro, utile per affrontare temi importanti come regole e risorse – aggiunge Scaramelli -  con la legge di bilancio questo Governo fa tornare indietro le lancette del tempo e apre uno scenario caotico, le cui conseguenze sono imprevedibili”.
 
“La strada da seguire non è quella confusionaria, e pasticciona, di chi cammina in diagonale per tenere tutto bloccato e distogliere l’attenzione. I temi reali sono tutti lì, irrisolti. Serve investire in sanità, anche in termini di organici oltre che in strutture e tecnologie innovative”, conclude l’esponente Dem della Toscana.

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