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Giovedì 17 GENNAIO 2019
Regioni benchmark: i governatori chiedono il rinvio per elaborare classifiche basate sul 2017 e non sul 2016

Come già accaduto per la scelta 2018, le Regioni hanno chiesto al ministero della Salute di elaborare la proposta delle cinque Regioni tra cui scegliere le tre benchmark per il riparto 2019 non utlizzando i dati 2016 come nella proposta presentata e all'ordine del giorno della Stato Regioni di oggi, ma del 2017 e chiedono per questo il rinvio del punto.

Come per il 2018, anche per la scelta delle Regioni benchmark per il riparto del fondo 2019 i governatori hanno chiesto un rinvio al punto in programma alla Stato Regioni di oggi, sollecitando il ministero della Salute a presentare classifiche basate su dati più recenti: la proposta della Salute ha tenuto conto del 2016 anticipata da Quotidiano Sanità, le Regioni chiedono il 2017.

Le cinque Regioni tra cui scegliere le tre benchmark per il fondo 2019, basandosi sul 2016 sarebbero state Piemonte, Umbria, Emilia-Romagna, Marche e Veneto, ma la Commissione ha concordato all'unanimità di chiedere al ministero della Salute di riformulare la proposta utilizzando i dati più recenti relativi all'anno 2017. 

Quindi la Commissione salute ha condiviso all'unanimità di proporre il rinvio del punto. 
Il calcolo è effettuato sulla base della griglia Lea dell’ultimo anno per il quale risulta completato il procedimento di verifica annuale (e il ministero della Salute ha appena pubblicato i dati relativi al 2017), e dei risultati di esercizio valutati dal Tavolo Adempimenti, ma nella sua proposta la Salute sottolineava per questo aspetto che non sono ancora conclusi gli accertamenti dei risultati relativi alla chiusura del secondo esercizio (e del terzo esercizio) precedente a quello di riferimento.

Rispetto al 2016 solo 6 Regioni risultano avere i requisiti previsti: Piemonte, Umbria, Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Lombardia. Ma solo le prime 5 saranno considerate ai fini della selezione delle tre benchmark.
 

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