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Giovedì 19 GENNAIO 2012
Balduzzi incontra i medici. Un patto per risolvere insieme le criticità

I professionisti della sanità non vogliono subire le scelte sugli assetti del loro lavoro, ma chiedono di essere coinvolti nei processi decisionali. Dal ministro la disponibilità a porsi come elemento propulsore di un patto che veda i professionisti come interlocutori essenziali.

Essere coinvolti nei processi decisionali che li riguardano attraverso la definizione di percorsi condivisi. Questa la principale richiesta che le organizzazioni sindacali dei medici, dipendenti e convenzionati e della ospedalità privata, i veterinari, i dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi dipendenti, hanno rivolto ieri al ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel corso di un incontro tenuto nel tardo pomeriggio a Lungotevere Ripa.

“Non vogliamo essere costretti a subire le scelte sugli assetti del loro lavoro”, hanno infatti dichiarato le organizzazioni sindacali in una nota diffusa a termine dell’incontro, nel corso del quale, spiegano i sindacati, “il ministro si è dichiarato disponibile a porsi come elemento propulsore di un patto che veda i professionisti come interlocutori essenziali”.

“Oggi – hanno detto i sindacati al ministro - è sempre più evidente e rischia di diventare esplosiva una situazione di disagio diffuso e di malessere dei professionisti. Significativo è il preoccupante esodo pensionistico quale unica via di uscita da una condizione professionale sempre più difficoltosa”.

In particolare, le organizzazioni hanno espresso al ministro le loro preoccupazioni sulla “riqualificazione della rete ospedaliera e la riorganizzazione delle cure primarie, l’abuso di contratti atipici che produce un diffuso precariato, anche in rapporto alla prossima carenza di Medici e Dirigenti del Ssn, il problema acutissimo della responsabilità professionale, la necessità di affermare i principi della trasparenza e del merito professionale, valorizzando il ruolo dei professionisti in un nuovo modello di governo clinico e recuperare le prerogative della contrattazione, almeno a livello aziendale”. Ma il confronto è stata anche l’occasione per i sindacati di ribadire al ministro la “piena disponibilità” a collaborare nel processo di informatizzazione del sistema sanitario.

I sindacati hanno infine richiamato la necessità di essere coinvolti nella definizione del Patto per la salute, “la cui agenda non può escludere le questioni attinenti al personale”.

“Le organizzazioni sindacali – conclude la nota - valuteranno i risultati di incontri tecnici che partiranno nei prossimi giorni per discutere alcune delle criticità esposte”.
 

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