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Martedì 29 GENNAIO 2019
Videogiochi “di movimento” efficaci per l’attività fisica in età prescolare

Gli exergaming, ovvero i videogiochi che implicano una componente di attività fisica, in un piccolo studio USA si sono rivelati utili nell’aiutare i bambini in età prescolare a fare una maggiore quantità di esercizio fisico

(Reuters Health) - I videogiochi con una componente di attività fisica potrebbero aiutare i bambini a fare più esercizio durante la giornata scolastica. A suggerirlo è un piccolo studio condotto dai ricercatori dell’Università del Minnesota a Minneapolis.
Chiamati anche “exergaming” spingono i bambini a muoversi mentre giocano. Lo studio ha rilevato che rispetto ai bambini in età prescolare che giocavano durante il tradizionale intervallo, quelli che si cimentavano con exergames facevano molta più attività fisica.
 
“Fare regolare attività fisica assume un ruolo cruciale nella prevenzione e nella riduzione dell’obesità infantile tra i bambini piccoli”, sottolinea il leader dello studio Zan Gao.

Lo studio. Gao e il suo team hanno lavorato con 65 bambini in età prescolare provenienti da due scuole urbane, in comunità svantaggiate di Minneapolis. I bambini sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi. Cinque giorni alla settimana un gruppo ha fatto la tipica pausa all’aperto per 20 minuti di gioco, mentre l’altro gruppo 20 minuti di exergaming. Prima e dopo il programma, durato otto settimane, i ricercatori hanno valutato la quantità di attività fisica ‘da moderata a vigorosa’ acquisita dai bambini, nonché le loro capacità motorie e la loro fiducia nell’abilità di svolgere determinati compiti.

Il gruppo di exergame ha fatto registrare un’attività fisica di intensità moderata-vigorosa più alta durante il programma rispetto al gruppo di ricreazione.
Nel complesso, i ragazzi hanno fatto più attività durante l’esercizio fisico rispetto alle ragazze. Anche le abilità motorie e la fiducia sono aumentate nel gruppo di exergaming, ma le differenze rispetto al gruppo di ricreazione – osservano i ricercatori – erano troppo piccole per escludere la possibilità che fossero dovute al caso.

I commenti. “Dovremmo riconoscere che i bambini hanno il diritto di giocare e assicurarsi di avere spazi fisici che offrono l’opportunità di esplorare i movimenti in modo creativo e non strutturato”, sostiene Lisa Barnett della Deakin University di Melbourne, Australia, non coinvolta nello studio. “Anche se questi risultati sembrano promettenti, molti altri studi recenti dimostrano che i giochi di movimento non creano abbastanza differenze per essere considerati migliori della ricreazione, e in molti casi i bambini si annoiano con i giochi dopo diverse settimane”, aggiunge. “Giocare a questi giochi sportivi elettronici può essere divertente, ma non sono una sostituzione di giochi ‘veri’ e lo sport”.

Fonte: Journal of Sport and Health Science

Carolyn Crist

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri & Previeni)

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