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Venerdì 08 FEBBRAIO 2019
Legionella. Tre turisti morti nell’Altopiano della Paganella (TN). Scattano le denunce dei NAS per omicidio colposo

L'indagine dei Nas per il decesso di tre turisti italiani ha portato alla denuncia di otto persone, ritenute responsabili di omicidio colposo. Gli accertamenti in 14 strutture ricettive hanno messo in luce una grave sottovalutazione del rischio legionellosi, come la mancanza di un'adeguata manutenzione degli impianti termo-sanitari.

"A conclusione di una articolata indagine, svolta in collaborazione con personale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, afferente il decesso per legionellosi di tre turisti italiani che nell’estate del 2018 hanno soggiornato in tre diverse strutture ricettive situate nei comuni dell’Altopiano della Paganella, il N.A.S. Carabinieri di Trento ha deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica otto persone titolari degli esercizi citati, ritenuti responsabili di omicidio colposo, in connessione alla mancata predisposizione del piano di valutazione del rischio legionellosi, reso obbligatorio a seguito della Conferenza Stato-Regionei del 7 maggio 2015". A darne notizia, un comunicato del NAS Carabinieri di Trento.

"Le indagini hanno riguardato in totale 19 notifiche di malattia dei Legionari (di cui tre con esito infausto), diagnosticate da varie strutture sanitarie del territorio nazionale, nei confronti di turisti italiani, prevalentemente anziani, che hanno soggiornato in 14 strutture ricettive diverse dell’Altopiano della Paganella.

Gli accertamenti hanno messo in luce una grave sottovalutazione del rischio legionellosi da parte di quasi tutte le strutture interessate facendo emergere una serie di anomalie - prosegue la nota -, tra cui la mancanza di un’adeguata manutenzione degli impianti termo-sanitari e la non corretta gestione delle temperature nella rete di distribuzione interna e serbatoi di accumulo dell’acqua calda sanitaria, di molto inferiore a quanto raccomandato dalle relative Linee guida.
 
I prelievi eseguiti nel corso dell’estate del 2018 hanno, di conseguenza, evidenziato la contaminazione della rete idrica dal batterio della Legionella in quasi tutte le strutture oggetto, in alcuni casi in misura particolarmente elevata. Non si è avuta evidenza di contaminazioni della rete idrica comunale.

In particolare, in una delle strutture dove ha soggiornato un turista deceduto, è stato constatato il malfunzionamento di una valvola dell’impianto dell’acqua calda, circostanza che ha favorito il proliferare del batterio. La medesima struttura è stata interessata da quattro casi di notifica di Legionellosi di cui uno con esito infausto; si è constatato che nella stessa stanza hanno soggiornato, in tempi diversi, due turisti contagiati.

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