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Lunedì 23 GENNAIO 2012
Liberalizzazione farmacie. Monti: “Meno a fondo che in altri settori per tutelare la salute"

“Non abbiamo fatto, nel caso delle farmacie, quella piena liberalizzazione che molti economisti ed alcune forze politiche avevano auspicato, però abbiamo fatto una marcata apertura. Ma sempre presidiando la salute”. Così Mario Monti ieri alla trasmissione “In Mezz'ora”.

Quello delle farmacie “è un settore molto specifico. Tutti i settori chiedono di essere considerati così, ma questo è uno dei settori che, essendo intrecciato con la salute e con il Ssn, ha oggettive specificità. Ed è per questo, solo per questo che siamo andati con le farmacie meno a fondo nell'apertura e nello scompaginare le difese preesistenti di quanto fatto in altri settori”. Ad affermarlo è stato il presidente del Consiglio, Mario Monti, ospite ieri della trasmissione di Lucia Annunziata “In Mezz'ora”.

Riguardo al “passo indietro sui farmaci di fascia C”, come lo ha definito la conduttrice, Monti ha affermato che “non si è trattato di un passo indietro, perché ho delle esitazioni a considerare ‘passi indietro’ quelle che sono anticipazioni qualche volta selvagge della stampa su cose che non avevamo intenzione di fare”. Il presidente del Consiglio ha però aggiunto che “nel decreto di dicembre ci siamo mossi male, ma ora recuperato in modo incisivo ed equilibrato. Non abbiamo fatto quella piena liberalizzazione che molti economisti ed alcune forze politiche avevano auspicato, però abbiamo fatto una marcata apertura e definito una serie di principi e incentivi, ma sempre presidiando la salute”.  

Sulle farmacie Monti ha infine aggiunto: “È vero che il Pil reagisce in modo impercettibile a ciò che accade nel mondo delle farmacie, ma oltre a una relazione economica, c'è una relazione civile, sociale e politica: se i cittadini vedono che alcune categorie sono esenti dall’essere incluse nel grande sforzo nazionale per la modernizzazione, sono meno pronti a partecipare se si vedono toccati mentre altri non lo sono”.

 

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